domenica 24 giugno 2012

AUTONOMIA: OVVERO STORIA DI UN CONCETTO GIURIDICO ASSERVITO AGLI INTERESSI DELLA POLITICA. FU COSI' CHE LE INDENNITA' DEI CONSIGLIERI REGIONALI, IN NOME DI UN FALSO CONCETTO DI AUTONOMIA, HANNO PERSO OGNI CONTATTO CON IL PRINCIPIO DI RAGIONEVOLEZZA.


On. Straccio: collega Cencio, cosa stai leggendo con così tanta attenzione?  Ti disturbo?.
On. Cencio: assolutamente no! Anzi, tieni e leggi anche tu.
On. Straccio: è un prospetto! Di cosa tratta?
On. Cencio: delle indennità attribuite ai Consiglieri Regionali nelle 20 Regioni italiane.


REGIONE              POPOLAZIONE                                                         IMPORTO IN €

Lombardia                   9.109.000                                                                    12..666,31
Veneto                         4.578.000                                                                     10.663,05
Puglia                          4.024.000                                                                     10.432,7
Piemonte                     4.232.000                                                                     10.310,89
Sardegna                     1.638.000                                                                     10,307,46
Molise                            321.000                                                                     10.125,14
Sicilia                          4.972.000                                                                     10.055,9
Campania                    5.725.000                                                                       9.329,00
Calabria                       2.007.000                                                                       9.026,14
Liguria                         1.572.000                                                                       8.639,79
Friuli V. Giulia            1.192.000                                                                       8.361,88
Basilicata                        597.000                                                                       8.100,97
Toscana                        3.516.000                                                                      7.242,27
Lazio                            5.146.000                                                                      7.211,11 
Marche                         1.485.000                                                                      7.078,16
Umbria                            834.000                                                                      6.632,26
Abruzzo                        1.273.000                                                                      6.241,41
Valle d’Aosta                  121.000                                                                      6.133,51
Trentino Alto Adige        950.000                                                                      6.089,92
Emilia Romagna           4.032.000                                                                     5.666,78  


On. Straccio: molto interessante!  L’hai predisposto tu?.
On. Cencio: no, me l’ha dato il Parlamentare della maggioranza/mio amico che tu conosci.
On. Straccio: noto che questa volta sei stato più accorto.
On. Cencio: in che cosa?.
On. Straccio: hai eliminato l’intestazione così da evitare incidenti diplomatici all’interno della stessa maggioranza. Tornando al prospetto, rimango alquanto perplesso nel constatare… 
On. Cencio: che cosa?
On. Straccio: che le indennità dei Consiglieri Regionali del Molise pari a   10.125,14 mensili si avvicinano molto alle indennità dei Consiglieri Regionali della Lombardia che percepiscono    12.666,3 al mese!
On. Cencio: hai proprio ragione! Sai?
On. Straccio: che cosa? 
On. Cencio: mi stava sfuggendo quanto da te così acutamente osservato. In effetti, il Molise con i suoi  321.000 abitanti come mai ha attribuito ai suoi Consiglieri un’indennità quasi pari a quella dei Consiglieri della Regione Lombardia che, però, di abitanti ne ha quasi 10 milioni?
On. Straccio: devi notare, altresì….
On. Cencio: che cosa?
On. Straccio: la Regione Molise ha un numero di abitanti inferiore a quelli di un piccolo Quartiere di Roma!  Altrettanto possiamo dire della Valle d’Aosta, anche se ha la giustificazione di essere a “Statuto Speciale”.  Ma noto che anche la Puglia non è da meno: con 4 milioni di abitanti ( meno della metà della Lombardia) i suoi Consiglieri percepiscono un’indennità mensile di €  10.432,7! Una bella cifra; non c’è da lamentarsi!
On. Cencio: capisci che da questo prospetto emerge qualcosa che non va proprio?
On. Straccio: intravedo ciò che c’è in superficie, ma devo confessarti di non capire come si siano venute a determinare queste palesi incongruenze.
On. Cencio: lo si deve al modo errato di interpretare il “principio di autonomia” di cui oggi godono le Regioni.  Vedi…
On. Straccio: che cosa?
On. Cencio: una volta (quando cioè le Regioni ordinarie  nel 1970 iniziarono a funzionare) era Roma – cioè il Governo centrale – a stabilire sia il numero dei Consiglieri regionali, sia l’ammontare delle loro indennità. Poi…
On. Straccio: cosa è successo?
On. Cencio: fu stabilito che, in nome dell’autonomia, dovessero essere  le singole Regioni – e non più lo Stato – a determinare sia il numero dei Consiglieri che l’entità delle loro indennità.
On. Straccio: se è così – e ti credo – devo affermare che le Regioni hanno fatto un cattivo uso della loro autonomia!  Le leggi di non poche Regioni ( per es.:  Molise e Puglia ) che hanno attribuito ai loro Consiglieri indennità così elevate sono sicuramente prive di ragionevolezza. Anche se non riesco a comprenderla pienamente, capisco però che c’è qualcosa che non va!
On. Cencio: te lo spiego io, con parole semplici, cosa non va.
On. Straccio: parla e chiariscimi le idee; sono alquanto interessato all’argomento!
On. Cencio: il pasticcio nasce dal significato che è stato attribuito al termine “autonomia”. Vedi, i grandi costituzionalisti che nel 1946 parteciparono alla scrittura della nostra Costituzione  Repubblicana ( penso a Costantino Mortati, Gaspare Ambrosini, Aldo Moro, Giorgio La Pira, Amintore Fanfani…)  individuavano con il concetto di autonomia   “lo spazio all’interno del quale  un soggetto è libero di muoversi”. Vedi…
On. Straccio: che cosa?
On. Cencio: nel concetto di autonomia è insito anche il concetto di limite e non solo quello di libertà assoluta, cioè priva di alcun vincolo o limite che dir si voglia.
On. Straccio: analisi interessante! Ma cosa vuoi dire?
On. Cencio: chi è titolare dell’autonomia è libero di muoversi: ma  nel rispetto, comunque, dei limiti  la cui presenza è necessaria per evitare che l’autonomia diventi puro arbitrio e scelte prive di ogni criterio di  ragionevolezza.
On. Straccio: analisi alquanto interessante! Ma perché, nella materia che stiamo trattando, l’attività legislativa  delle 20 Regioni non si è attenuta a quanto tu mi stai dicendo?
On. Cencio: la nostra classe politica dell’ultimo decennio del secolo trascorso, tradendo l’insegnamento dei grandi Costituzionalisti di cui di parlavo prima, ha attribuito al termine autonomia un nuovo diverso significato.
On. Straccio: il discorso si sta facendo interessante!  Che mutazione ha subito il significato del termine autonomia?
On. Cencio: secondo questo nuovo significato le Regioni, in quanto Enti Autonomi, hanno visto allentarsi di molto i precedenti vincoli alla loro attività legislativa, a tal punto che le loro decisioni  - come nel caso che stiamo esaminando – non possono essere annullate per irragionevolezza neanche dalla Corte Costituzionale. Ricordo che alcuni anni fa il Governo Prodi nella finanziaria aveva stabilito la riduzione del 10% delle indennità regionali. Contro questa decisione la Regione Campania ricorse alla Corte Costituzionale che, accogliendo il ricorso, annullò la decisione governativa.
On. Straccio: mi sembra una mutazione priva di ragionevolezza!
On. Cencio: purtroppo è quello che è avvenuto per l’autonomia degli Enti Locali e delle Regioni in particolare.
On. Straccio: ma fra questi due significati qual’è quello giusto?
On. Cencio: senz’altro il primo.
On. Straccio: perché?
On. Cencio: Te lo spiego con un esempio. Vedi, capita a tutti noi di recarci con l’auto dal distributore per fare il pieno di carburante e, a seconda della cilindrata, dire: con il pieno ho un’autonomia di 300/400km.
On. Straccio: è vero! Ma cosa vuoi dire?
On. Cencio: fammi proseguire nel discorso. Se dico che con il pieno ho un’autonomia di 300 Km. vuol dire che 300 sono un limite da non superare. Ne consegue che l’auto dopo i 300 Km. si spegnerà per mancanza di carburante. Potrei farti un esempio ancora.
On: Straccio: prosegui pure.
On: Cencio: vedi, ricordo che negli anni di Liceo mio padre un giorno mi disse: “incominci a crescere e devi avere più autonomia di quanto non ne hai avuta finora ! Devi essere più autonomo. Non pretendo più che tu rientri a casa alle 18, sappi però che entro le ore 20 devi essere a casa! Tu capisci il perché: al mattino devi alzarti presto per recarti alla stazione a prendere il treno per recarti al Liceo. E tu lo sai che da te pretendo il massimo impegno con senso di autonoma responsabilità.
Il mio amico Francesco, più grande di me di qualche anno e già studente universitario, si vantava con noi liceali perché poteva rientra a casa entro le ore 22. Come vedi, entrambi eravamo autonomi, ma diversi erano i limiti di azione (ore 20 per me e ore 22 per Francesco)
Quindi nel termine autonomia  risulta chiaro come sia insito il concetto di limite da non superare.. Come  vedi, molto spesso per la comprensione dei concetti giuridici bisogna ricorrere alla  vita quotidiana.
Il diritto, invero, molto spesso attinge per le sue costruzioni giuridiche al nostro vivere quotidiano. Sei convinto, collega Straccio,  che la  Regione, autonoma per quanto possa essere,  non dovrebbe mai essere completamente sciolta  da ogni vincolo così da poter agire al di fuori da ogni criterio di ragionevolezza, quando stabilisce l’indennità dei Consiglieri Regionali?
On. Straccio: devo confessarti che mi hai convinto a tal punto che mi chiedo: perché la spending review non inizia proprio dai Consigli Regionali?


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