domenica 17 giugno 2012

IL MINISTRO FORNERO NELL'ATTACCARE I VERTICI DELL' I. N. P. S. PER LA PUBBLICAZIONE DEL NUMERO DEGLI ESODATI HA SBAGLIATO: NON HA TENUTO CONTO CHE L'AZIONE DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E' SOGGETTA AGLI ARTICOLI 97-98 DELLA COSTITUZIONE E ALL'ARTICOLO 1 DELLA LEGGE N. 241/1990.



On. Straccio: caro Cencio ti vedo troppo assorto nella lettura. Cosa c’è di così interessante?
On. Cencio: sto leggendo la rassegna stampa sullo scontro tra il Ministro del lavoro Fornero e i vertici dell’I. N. P. S. a proposito del numero effettivo degli “esodati”. Vedi…
On. Straccio: che cosa?
On. Cencio: mentre i Ministro Fornero dice che gli esodati non superano i 65.000, un documento diramato dall’I. N. P. S. parla di 392.000.
On. Straccio: una differenza di numeri così elevata difficile da comprendere!
On. Cencio: il fatto è che il numero 65.000 fornito dalla Fornero è stato “ispirato” dalla Ragioneria Generale dello Stato e non dall’ I. N. P. S.
On. Straccio: non capisco. Cosa vuoi dire?
On. Cencio: dicono che il numero di 65.000 sia stato determinato in base alla cifra  che la Ragioneria Generale dello Stato abbia messo a disposizione della Fornero per “l’operazione esodati”, a prescindere dall’effettivo numero di coloro che sono nelle condizioni per poter essere inclusi nella categoria degli esodati.
On. Straccio: e a quanto ammonta questa cifra che la Ragioneria a messo a disposizione dell’operazione ?
On. Cencio: a 5 miliardi di € .
On. Straccio:  mancheranno, quindi, se sto facendo bene i conti, altri 27 miliardi di € per tutta l’operazione. Un bel guaio!  Dove trovare le risorse necessarie?
On. Cencio: problema serio! Ma quello che voglio sottoporre alla tua attenzione è un altro aspetto.
On. Straccio: quale?
On, Cencio: vedi, il ministro Fornero s’è alquanto  arrabbiata quando è stato reso pubblico il documento con il quale l’I. N. P. S., smentendo di fatto il Ministro, parla di 390.000 esodati; infatti ha definito “fatto grave” la pubblicazione dei numeri .  La stessa ha poi rincarato la dose dicendo che “se l’I. N. P. S. facesse parte di un settore privato, questo sarebbe motivo per riconsiderare i vertici” Vale a dire li avrebbe rimossi, licenziati o, alla meno peggio, trasferiti ad altri incarichi..
On. Straccio: parole pesanti come macigni!
On. Cencio: non solo! E’ un’affermazione  sbagliata anche sia  in tema di logica che di diritto costituzionale.
On. Straccio: cosa vuoi dire?  Non dimenticare che la Fornero è un Professore universitario!.
On. Cencio: al di là del titolo di Professore ha commesso, comunque,  due gravi errori: il primo di logica e il secondo di diritto costituzionale/amministrativo.
Per quanto riguarda la logica, quando afferma “se l’I. N. P. S. fosse privato…” è come se un chimico dicesse: “se l’acqua non fosse composta ai due atomi di idrogeno e  da un atomo di ossigeno…”. Tu capisci che cambiando il rapporto tra i due elementi non c’é  più nemmeno il soggetto acqua. Il vizio presente nella prima parte della proposizione invalida tutto il ragionamento compresa la seconda parte . E’ un “ragionamento costruito sull’ assurdo”  – questo della Fornero - la quale pur sapendo  che l’I. N. P. S. è un soggetto pubblico -  ha voluto comunque lanciare  un chiaro messaggio per i vertici dell’I. N. P. S. ai quali è stato fatto balenare un possibile, se non licenziamento, quanto meno trasferimento ad altri incarichi. Vedi, poi…
On. Straccio: che cosa?
On. Cencio: la gravità della dichiarazione della Fornero dipende anche dal fatto che un Ministro/Professore Universitario non può non conoscere la Costituzione.
On. Straccio:  caro collega mi sembra che tu stia per esagerare non poco! Come puoi dire  questo?
On. Cencio: se conoscesse la Costituzione dovrebbe sapere che c’è un articolo – il 97 – il quale così dispone: “i pubblici uffici sono organizzati secondo disposizione di legge, in modo che siano assicurati il buon andamento e l’imparzialità dell’amministrazione”.
E tu devi sapere, caro Straccio, che “buon andamento” non è una locuzione vuota e priva di significati concreti. Essa sta a stabilire che l’azione della Pubblica Amministrazione  - nel nostro caso l’I. N. P. S. – oltre che imparziale e deve anche essere economica, efficiente, efficace e trasparente. Quest’ultimo requisito, poi, è stato introdotto con l’art. 1 della legge n. 241 del 7 agosto 1990. Relativamente poi…
On. Straccio: cosa vuoi dire ancora?
On. Cencio: poiché l’I. N. P. S. è un soggetto pubblico, l’attività dei suoi dipendenti è assoggettata non solo al già citato articolo 97, ma anche ….
On. Straccio: a cos’altro?
On. Cencio: sono assoggettati anche all’art. 98 della Costituzione il quale dice che “i pubblici impiegati sono al servizio esclusivo della Nazione”. Il che vuol dire che gli interessi che l’I. N. P. S. deve perseguire sono quelli indicati dal Parlamento, che è la fonte della legislazione, e non gli interessi indicati dal Ministro di turno senza il preventivo assenso del Parlamento. Quindi la Dirigenza dell’I. P. N. S. ha operato nel rispetto degli articoli 97 e 98 della Costituzione e dell’articolo 1 della legge n. 241/1990 quando ha fatto sapere il numero esatto degli esodati.
On. Straccio: ti vedo abbastanza “ferrato” in materia; come mai?
On. Cencio: nel mio Comune ci sono 39 esodati che da mesi sono senza pensione e senza stipendio. Persone onestissime  e di specchiata moralità che hanno dovuto farsi prestare da parenti e amici la somma per pagare l’I. M. U. . Capisci a che punto siamo arrivati?
On. Straccio: capisco il tuo essere vicino alla gente che ha bisogno; ma il diritto costituzionale chi te l’ha spiegato?
On. Cencio: un collega, valente Avvocato della Maggioranza che vuole mantenere l’anonimato.
On. Straccio: caro collega almeno togli l’intestazione dal foglio per evitare qualche incidente all’interno della stessa maggioranza. Si legge il nome di chi ti ha “istruito”!.
On. Cencio: grazie, non me n’ero accorto.
On. Straccio: mannaggia! Suona la campanella per la seconda chiamata alla votazione in Aula! Entriamo. Poiché il tuo ragionamento è convincente proseguiremo il discorso nell’intervallo perché anch’io voglio partecipare alla discussione della mozione di sfiducia verso il Ministro Fornero con piena cognizione di causa.

Nessun commento:

Posta un commento