sabato 14 luglio 2012

CONTRADDIZIONI DELLA POLITICA: I COMUNI DEVONO AUMENTARE L'IMU PER FINANZIARE I QUOTIDIANI.

Appalti


On. Straccio: collega, lascia perdere!
On. Cencio: che cosa?
On. Straccio: scusa la mia amicizia franca e disinteressata. Allontana le tentazioni!
On. Cencio: non capisco. A cosa alludi?
On. Straccio: continuiamo ad essere due eccezioni!. Due gocce d’acqua cristallina anche se il luogo che frequentiamo non  è poi dei più cristallini!.
On. Cencio: non ti capisco. Sii più chiaro. Cosa vedi che non va nel mio comportamento?
On. Straccio: è da una decina di giorni che noto una tua particolare attenzione alle pagine dei quotidiani dove vengono pubblicati gli avvisi di gara dei Comuni, delle Province e delle altre Amministrazioni Pubbliche in genere. Hai qualche amico appaltatore  cui segnali gli avvisi di gara che gli possono interessare?
On. Cencio: ma perché questi pensieri?
On. Straccio: vedi…
On. Cencio: che cosa?
On. Straccio: magari può capitare che tu faccia una segnalazione in buona fede; ma un Pubblico Ministero in cerca di pubblicità “casualmente” intercetta la tua telefonata e ne ricama una rete di politici e appaltatori che pilotano appalti pubblici. Sono casi realmente avvenuti.
Tu mi capisci! Da un momento all’altro un procuratore qualsiasi può metterti nei guai sebbene innocente!.
On. Cencio: ma quali segnalazioni! Quali gare d’appalto!. E’ tutto un equivoco! Ora, con calma, ti spiego perché in effetti da qualche giorno seguo , come dici tu, con particolare attenzione, le pagine degli appalti pubblici.
On. Straccio: scusami se ho sbagliato! Però spiegami il tuo comportamento; cosa ti passa per la testa?
On. Cencio: hai letto il provvedimento del governo sulla spending review?  L’hai esaminato?
On. Straccio: ho letto la relazione di accompagnamento al Provvedimento che ci hanno dato alla Camera.
On. Cencio: non basta la relazione che hai letto per capire anche ciò che nella “spending review” non c’è scritto.
On. Straccio:  non ti capisco! Spiegami.
On. Cencio:  vedi 
On. Straccio: che cosa?  
On. Cencio: ho un cugino che da una trentina d’anni fa il Segretario Comunale. Ha non poca esperienza perché ha girato molti Comuni appartenenti a Province e Regioni diverse.
On. Straccio: non me l’ avevi mai detto!
On. Cencio: domenica scorsa mi invita a casa sua e sono andato insieme a mia moglie.  Mentre le signore si recano in giardino il nostro discorso non poteva che cadere sulla manovra della “spending review” e sulla crisi che attanagli le amministrazioni comunali. Ad un certo punto del discorso mi dice: “caro cugino credevo che con un Governo tecnico, come questo presieduto dal Prof. Monti, avrebbe avuto il coraggio di eliminare quella tassa, salata non poco, che anche i nostri Comuni devono versare ai quotidiani per ogni appalto pubblico”.
Avendo capito che non avevo capito mi dice: vedi  caro cugino, ogni volta che in Comune dobbiamo realizzare un’opera o acquistare un bene ( per es. le derrate alimentari per le mensa scolastica) dobbiamo pubblicare un avviso anche sui quotidiani. E non ti dico il costo! Devi sapere che per ogni appalto si pubblica un avviso preventivo per invitare gli interessati a partecipare alla gara e un avviso successivo alla gara per comunicare l’esito della stessa con il nome della Ditta vincitrice e il prezzo offerto.
E per ogni gara, con la pubblicazione su almeno due quotidiani devo spendere non meno di 8/10 mila €! Capisci che spreco di pubblico denaro nell’era di internet!
Gli imprenditori vengono a sapere delle gare non certamente perché pubblicate sui quotidiani! Lo vengono a saper per altre vie…. . non ultima il sito internet del Comune dove pubblichiamo anche questi avvisi di gara.  Da qui nasce la mia curiosità per verificare anche quanti bandi di gara pubblicano i Giornali.
On. Straccio: cosa hai notato?
On. Cencio: che questi avvisi sono pubblicati anche sui giornali di Partito. Mi diceva, in proposito, mio cugino che molte Amministrazioni con Sindaco e Giunte collegate ai Partiti fanno pubblicare questi avvisi sui Giornali collegati, in qualche modo, ai Partiti. Anche questo è un modo indiretto di finanziare i Partiti. Ma il fatto grave é…
On. Straccio: quale?
On. Cencio: il Governo ha lasciato tutto così com’é. Anzi, ha commesso, come mi ha fatto notare mio cugino, un grave errore: s’è chinato, ancora una volta, al volere degli Editori.
On. Straccio: la stai dicendo davvero grossa! Cosa ti ha detto di così sconvolgente tuo cugino?
On. Cencio: mi mostra il quotidiano La Repubblica di sabato 7 luglio 2012  ( vedi, questa è la fotocopia) dove leggo che il Commissario Bondi aveva inserito nel Provvedimento sulla spending review l’abolizione per le Amministrazioni Pubbliche di pubblicare gli avvisi di gara sui quotidiani .
On. Straccio: sto leggendo anch’io che “l’idea del Governo partiva dall’assunto che –ai tempi di Internet- non è più necessario pubblicizzare gare sulla carta stampata”.
On Cencio: continua a leggere.
On. Straccio: “Alla fine a opporsi è stato il Ministro Passera ..ha messo in evidenza davanti ai suoi colleghi come questo avrebbe comportato una notevole diminuzione delle entrate per i giornali, il cui mercato è già fortemente in crisi per il calo della pubblicità”
Certo per un Governo  tecnico non è una bella figura: da una parte taglia i trasferimenti ai Comuni e dall’altra continua a imporre  loro spese per servizi anacronistici e inutili come questo. Cosa possiamo fare?
On. Cencio: intendo presentare un emendamento per ripristinare l’abolizione dell’obbligo della pubblicazione dei bandi di gara degli Enti Pubblici sui quotidiani e nel contempo di istituire una Gazzetta Nazionale degli Appalti Pubblici sotto la Direzione della Presidenza del Consiglio. Questa Gazzetta diverrebbe l’organo ufficiale per gli adempimenti in ordine alla trasparenza negli appalti pubblici.
On. Straccio: se lo predisponi lo sottoscrivo anch’io. Non solo, cercherò altri sottoscrittori.

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