giovedì 30 agosto 2012

PROMESSE DEI POLITICI E DISINCANTO DEGLI ELETTORI



On. Cencio: caro collega Straccio, se sapessi….
On. Straccio: che cosa?
On. Cencio: l’altro giorno un collega di vecchio corso, passeggiando in Transatlantico, mi chiama in disparte e mi dice: “caro Cencio alcuni Parlamentari dopo aver letto il tuo pensiero espresso nella metafora delle gocce d’acqua cristallina che cadendo per terra diventano gocce di fango (pubblicato sul blog Il Risveglio delle Coscienze del 14.5.2012), hanno parlato di te e del nostro collega Straccio in termini alquanto lusinghieri.  Uno, in particolare, del quale ovviamente non posso indicarti il nome, dice:  per il lavoro svolto con interrogazioni, interpellanze ed emendamenti intelligenti che hanno sempre  centrato al cuore i problemi trattati,meriterebbero entrambi  di essere rieletti”.
On.  Straccio: e tu cosa gli hai detto?
On. Cencio: dopo averlo ringraziato per l’attestato di stima gli ho risposto che la rielezione per noi sarà alquanto difficile. I consigli, comunque, li avremmo accettato volentieri.
On. Straccio: e lui?
On. Cencio: mi dice: “vedi, finora avete lavorato bene, ma il principio fondamentale della Politica di ieri, di oggi e di domani è “prometti, sempre prometti, fortissimamente prometti”. Una percentuale, piuttosto elevata, della rielezione di noi Parlamentari  dipende da come ci saremo attenuti a questo principio”.
On. Straccio: ecco perché qualche mese fa al Circolo del mio Paese alcuni cari amici, parlando delle promesse fatte e non mantenute dalla classe politica della mia Regione per il suo sviluppo economico-sociale, mi hanno detto: “Caro Onorevole, a parte la stima che nutriamo per la tua persona, di una cosa siamo certi e restiamo convinti:  dei Politici fidarsi è bene, ma non fidarsi è meglio ancora!” 

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