On. Cencio: è già la seconda volta che nel breve spazio di due mesi se ne torna a parlare, e la cosa mi preoccupa non poco;
On. Straccio: che cosa?
On. Cencio: come che cosa? Non lo sai ancora?
On. Staccio: non ti capisco! Spiegati meglio!
On. Cencio: vedi… corre voce, sempre più insistente, che il Governo Monti stia concretamente valutando la possibilità di congelare per tre anni le tredicesime dei dipendenti pubblici e di buona parte dei pensionati.
On. Straccio: da chi l’hai saputo?
On. Cencio: è stata la Confesercenti a diramare questo comunicato.
On. Straccio: non ti sembra una misura eccessiva?
On. Cencio: sempre secondo la Confesercenti è “una misura che manderebbe i consumi in tilt, spingerebbe migliaia di imprese alla chiusura e provocherebbe la perdita consistente di posti di lavoro autonomi e dipendenti”.
On. Straccio: che dramma! Sembrano scenari da economia bellica!
On. Cencio:devi sapere che mi ha telefonato, con tono alquanto concitato e allarmato, il Sindaco del mio Paese.
On. Straccio: cosa ti ha detto?
On. Cencio: è molto preoccupato al pensiero che molte famiglie – specialmente quelle dei pensionati – a dicembre si troveranno in evidente difficoltà nel pagare la seconda rata dell’ I. M. U.
On. Straccio: il tuo Sindaco ha ragione!
On. Cencio: il fatto è che il mio Sindaco non si fermava all’ I. M. U.!.
On. Straccio: cosa vuoi dire?
On.Cencio:vedi… .
On. Straccio: che cosa?
On. Straccio: che cosa?
On. Cencio: il mio Sindaco mi diceva che a dicembre nel nostro Comune c’è da pagare anche la tassa per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti urbani. Tanti poi devono pagare la rata del condominio, il canone per la televisione. E poi mi diceva…
On. Straccio: che cosa?
On. Cencio: che saremo in pieno inverno con il conseguente aumento dei consumi energetici per il riscaldamento delle abitazioni.
On. Straccio: pienamente condivisibili le preoccupazione del tuo Sindaco!
On. Cencio: ma i problemi che mi sono stati segnalati non sono ancora finiti!
On. Straccio: cosa vuoi dire?
On. Cencio: vedi…., a dicembre in un Paese come l’Italia… con le festività natalizie, le vacanze scolastiche….tu capisci.
On. Straccio: che cosa?
On. Cencio: bisogna pur effettuare delle spese straordinarie, necessariamente legate al periodo natalizio. Anche a non voler strafare devi spendere. Non puoi certo dire ai bambini che c’è la crisi! Ma se i soldi della tredicesima non ci saranno come si farà?
On. Straccio: la tua sensibilità è davvero ammirevole! Cosa pensi di fare?
On. Cencio: ho due idee che mi sembrano un po’ forti. Non le ho ancora espresse a nessuno.
On. Straccio: dimmi, in che cosa consistono?
On. Cencio: con la prima vorrei presentare una proposta di legge per approvare lo slittamento, almeno per quest’anno, del pagamento dell’I. M. U. , del canone televisivo,e di altri tributi agli Enti Locali così da rendere meno traumatica l’eventuale mancato pagamento delle tredicesime.
On. Straccio: è una proposta che ritengo condivisibile! La sottoscrivo anch’io. E la seconda?
On. Cencio: parte dal convincimento che l’attuale crisi economica che attanaglia il nostro Paese non sia affatto passeggera, con la conseguenza che ce la porteremo addosso per parecchi anni.
On. Straccio: in effetti questo è il pensiero di quasi tutti gli analisti economici.
On. Cencio: se la situazione è questa i rimedi non possono essere di breve respiro, ma devono guardare anche ai prossimi decenni.
On. Straccio: ne sono convinto anch’io; ma cosa proponi in concreto?
On. Cencio: vedi…. nel calendario liturgico della Chiesa Cattolica di rito Romano le principali Festività si dividono in feste mobili e feste fisse. E’, ad esempio, festa mobile la Pasqua : è una festa la cui data cambia giorno di anno in anno. E’, invece, festa fissa, ad esempio, il Natale che si festeggia sempre lo stesso giorno: il 25 dicembre di ogni anno.
On. Straccio: non mi hai ancora descritto il tuo progetto e l’obiettivo che intendi raggiungere!
On. Cencio: ebbene, relativamente al progetto propongo di far slittare le feste natalizie a febbraio così da evitare l’accavallamento delle spese natalizie con le numerose scadenze tributarie di fine anno. Se a ciò aggiungiamo il possibile ventilato congelamento o la sensibile riduzione dell’importo delle tredicesime potrai facilmente capire come alle famiglie resti poco o niente per le spese strettamente natalizie.
On. Straccio: è un discorso forse difficile da attuare ma, devo confessarti, che ha una sua logica. Mi sembra una proposta troppo geniale per essere attuabile! Sii, almeno con me, sincero! Dimmi…
On. Cencio: che cosa?
On. Straccio: ma la tua è una proposta o una provocazione?
On. Cencio: senza dubbio è un sasso nello stagno! O, se vuoi, un sasso in piccionaia!
On. Straccio: questo è il progetto; e l’obiettivo?
On. Cencio: relativamente all’obiettivo puoi capire che così facendo non si deprime l’economia, anzi si dà una mano alla ripresa dei consumi. Il taglio o la riduzione delle tredicesime, se le festività natalizie continuassero ad essere celebrate ancora a dicembre, comporterebbe danni negativi sia per le aziende che si vedrebbero ridurre sensibilmente gli ordini, sia per i dipendenti che in molti casi risulterebbero in esubero presso aziende costrette a ridurre la produzione.
Lo spostamento delle festività natalizie a fine gennaio-inizio febbraio eviterebbe tutto ciò.
On. Straccio: ma ti rendi conto come la tua proposta richieda anche un accordo tra lo Stato Italiano e la Santa Sede ?
On. Cencio: visti buoni rapporti intercorrenti tra il nostro Presidente Giorgio Napolitano e l’attuale Pontefice Benedetto XVI mi sembra un accordo non impossibile da raggiungere. Hoc est in votis!