mercoledì 28 novembre 2012

ANCHE LA MAGISTRATURA TALVOLTA HA UN CUORE: BREVI CONSIDERAZIONI A MARGINE DELLA "VICENDA SALLUSTI"






On. Cencio: collega Straccio…e poi dicono che la Magistratura non abbia un cuore!
On. Straccio: non capisco! Cosa vuoi dire?
On. Cencio: Come? Non sei a conoscenza della vicenda del Direttore del quotidiano “Il Giornale” il Dr. Alessandro Salllusti?
On. Straccio: si, so che la condanna al carcere inflittagli in appello è stata confermata in Cassazione.
On. Cencio: evidentemente non sei a conoscenza degli ultimi sviluppi della vicenda.
On. Straccio: quali? Dimmi. Penso che non avendo chiesto di scontare la pena ai domiciliari a giorni si dovrebbero aprire per lui le porte del carcere di San Vittore.
On. Cencio: invece – e qui sta la novità dell’ultima ora - voci riservate di corridoio, uscite dal Palazzo di Giustizia, ci dicono che al Dr. Sallusti sia stata data possibilità di scelta fra due possibili soluzioni…
On. traccio: quali?
On, Cencio: è stato chiesto al dr. Sallusti – dicono queste voci di corridoio – “vuole essere ospite di San Vittore o della Santanché? “.
On. Straccio: hai proprio ragione ma permettimi di aggiungere una avverbio alla tua affermazione. Qualche volta anche la Magistratura ha un cuore!

mercoledì 21 novembre 2012

A PROPOSITO DI CARTELLE DI PAGAMENTO "P A Z Z E": QUANDO LA SANZIONE IGNORA IL PRINCIPIO DI RAGIONEVOLEZZA.



On. Straccio: collega Cencio…ti vedo assorto nella lettura de Il Sole 24  Ore; che notizia stai leggendo?
On. Cencio: storie di  ordinaria follia italiana!
On. Straccio: spiegati meglio! Di che argomento si tratta?
On. Cencio: di cartelle di pagamento prive di quel minimo di senso logico.  Di cartelle di pagamento figlie di una legislazione priva  di quel minimo di sensatezza, di misura, di buon senso.
On. Straccio: posso dire “di ragionevolezza”, trattandosi di un principio al quale molto spesso ti richiami nei tuoi interventi in Aula, per valutare un testo di legge?
On. Cencio: hai detto proprio bene!  Io parlo di ragionevolezza  perché, come vado da sempre ripetendo, ho paura della rigida e implacabile imperatività della norma che non guarda in faccia il caso concreto.
On. Straccio: devo purtroppo constatare come, nonostante la nobiltà del tuo pensiero, quello della ragionevolezza non sia un principio chiamato ad occupare il posto che meriterebbe. Si tratta di un principio non sufficientemente preso in considerazione nelle Aule Parlamentari.  Molto difficilmente, e di questo non posso che dartene atto, rappresenta il filo conduttore della trama di un testo di legge. Scusa se mi sono dilungato. Dimmi cos’è successo in concreto?
On. Cencio: scrive il Dr. Romolo Perrozzi di Pistoia, in una lettera inviata a Il Sole 24 Ore, che “la Camera di commercio di Pistoia per 17 centesimi di diritto camerale non versato ha inflitto a una Snc mia cliente una sanzione di 72,23 € “.
On. Straccio: se le cose stanno così le tue parole sono più che giustificate: manca, in effetti, ogni ragionevole rapporto tra i due valori! Questo non è sanzionare ma infierire!
On. Cencio: è una notizia che sta a dimostrare come  ancora sia lunga  la strada per creare un clima di autentica civiltà giuridica, fondato sulla ragionevolezza legislativa.

lunedì 19 novembre 2012

LEGGI NUMEROSE E MALFATTE, RAGNATELE E CORRUZIONE. RIFLESSIONI A MARGINE DELLA RECENTE LEGGE "ANTICORRUZIONE".



On. Straccio: collega Cencio…che idea ti stai facendo dell’entusiasmo da parte del Governo e di alcune forze politiche per l’approvazione delle “legge anticorruzione”?
On. Cencio: non mi illudo più di tanto!
On. Straccio: non capisco! Cosa vuoi dire? Spiegati meglio.
On. Cencio: purtroppo cambierà poco e quasi tutto resterà come prima!
On. Straccio: troppo pessimismo che, lasciamelo dire, qualcuno giudicherà ingiustificato. Come mai questa tua opinione così  pessimisticamente negativa?
On. Cencio: vedi…
On. Straccio: cosa?
On. Cencio: il problema, purtroppo, non è stato aggredito alla radice. Vedi…
On. Straccio: che cosa?
On. Cencio: se tu prosciughi completamente l’acqua dell’acquario cosa succede?
On. Straccio: i pesci muoiono perché è l’acqua che garantisce la loro vita.
On. Cencio: bene! E’ quello che bisogna fare per combattere seriamente la corruzione; perché vedi..
On. Straccio: che cosa?    
On. Cencio: come l’acqua garantisce la vita ai pesci, così le leggi – specialmente se sono malfatte e in numero spropositato --  garantiscono lo sviluppo della corruzione.
On. Straccio: come mai parli così?
On. Cencio: in Italia abbiamo troppe leggi e di pessima qualità. E le leggi quando sono troppe e malfatte costituiscono una specie di sottofondo stabile della corruzione.
On. Straccio: incomincio a capire il tuo pessimismo. In effetti l’eccessivo numero delle leggi è un serio problema che periodicamente torna alla ribalta sia dei tecnici che dell’opinione pubblica..Ma quante leggi abbiamo oggi in Italia?     
On. Cencio: da noi ne saranno in vigore non meno di 150.000 tra leggi statali e leggi regionali, mentre nei Paesi a noi vicini non superano le 15/20 mila!
On. Straccio: che sproporzione!
On. Cencio: sta proprio qui, in questo numero la causa prima della corruzione che, come una piovra dai 1.000 tentacoli, stringe in una morsa mortale il nostro Paese. Perché vedi…
On. Straccio: cosa?
On. Cencio: la legge è una medicina necessaria. Però bisogna prenderla a giusta dose, pena una intossicazione!  Bisognava trarre insegnamento dagli antichi greci e dai nostri avi romani e purtroppo neanche il Governo dei tecnici l’ha fatto! Ancora una volta un’altra occasione persa!
On. Straccio: e quale insegnamento ci hanno lasciato in eredità?
On. Cencio: partiamo dai Greci: diceva il grande legislatore ateniese Solone che “la giustizia è come una tela di ragno: trattiene gli insetti piccoli, mentre i grandi trafiggono la tela e restano liberi”.
On. Straccio: tesi preoccupante!
On. Cencio: ma eterna e immutabile verità!
On. Straccio: e i Romani?
On. Cencio: ci insegna Tacito che “corruptissima republica plurimae leges”.  Vedi….
On. Straccio: che cosa?
ON. Cencio: Tacito, già 2.000 anni fa, aveva ben capito che l’eccessivo numero delle leggi va contro uno dei principi di uno Stato fondato sul diritto, cioè “la certezza del diritto”.
E dove non c’è certezza del diritto  regna inevitabilmente  la corruzione!





venerdì 16 novembre 2012

MINISTRI FORNERO E BALDUZZI: IN PREPARAZIONE UNA NUOVA RIFORMA DELLE PENSIONI.



On. Straccio: collega Cencio… sei a conoscenza delle notizie che circolano a proposito di una nuova possibile riforma delle pensioni che sta elaborando il Ministro Fornero?
On. Cencio: sono completamente all’oscuro!    Dimmi tu.
On. Straccio: l’altra sera si è svolto a Palazzo Chigi un incontro tra il Ministro Fornero e il Ministro della salute Balduzzi, che nelle loro intenzioni sarebbe dovuto rimanere segreto, per verificare la praticabilità delle linee portanti di nuova riforma delle pensioni.
On. Cencio: conosci il contenuto della proposta Fornero?
On. Straccio:  ti riporto, per come mi è stato riferito,  il dialogo tra i due Ministri.

Ministro Fornero:  collega Balduzzi in Italia, ci dicono le statistiche, abbiamo un’età media della popolazione tra le più alte del mondo.
Ministro Balduzzi: è vero! Non a caso in Italia aumenta sempre più  percentualmente il numero dei pensionati!
Ministro Fornero: eppure tutti dicono che buona parte delle persone, andando avanti negli anni, ritornano bambini.
Ministro Balduzzi: la letteratura medica, in effetti, conferma questo fenomeno!
Ministro Fornero:  si tratterebbe, se è così,  di rinviare il pensionamento di tutti coloro che con il passare degli anni ritornano bambini!.

On. Straccio: collega Cencio, che ne dici?
On. Cencio: come dicevano i latini  mala tempora currunt!

lunedì 12 novembre 2012

LAVORATORI ESODATI, FIUMI ESONDATI: PROBLEMI VECCHI E NUOVI PER IL GOVERNO MONTI.



On. Straccio: ogni giorno un problema in più per il Governo!
On. Cencio: cosa vuoi dire? C’è qualcosa di nuovo?
On. Straccio: conosci molto bene anche tu la gravità del problema degli esodati!
On. Cencio: quante interrogazioni e quanti ordini del giorno abbiamo presentato insieme e il problema, purtroppo è ancora lì da rislvere!  Un vero e proprio vaso di Pandora! Un problema infinito!  Quanta amarezza!
On. Straccio: ebbene, a questo se n’è aggiunto un altro altrettanto grave.
On. Cencio: quale?
On. Straccio: quello dei fiumi esondati!
On. Cencio: cioè?
On. Straccio: a causa del maltempo che in questi giorni ha investito molte Regioni italiane, decine di fiumi sono esondati dal loro alveo e hanno invaso campagne e città!
On. Cencio: nelle facoltà universitarie di Ingegneria e Architettura dovrebbero insegnare ..
On. Straccio: che cosa?
On. Cencio: a non tombinare torrenti e fiumi.
On. Straccio: hai proprio ragione!  Anche la natura vuole il suo sfogo!

domenica 11 novembre 2012

BEPPE GRILLO LANCIA L'ON. DI PIETRO SULLA STRADA CHE PORTA AL QUIRINALE.



On. Straccio: collega Cencio l’hai saputa l’ultima?
On. Cencio: quale?
On. Straccio: la proposta di Beppe Grillo.
On. Cencio: Grillo di proposte ne fa più di una al giorno. A quale ti riferisci in particolare?
On. Straccio: ha proposto l’On. Di Pietro quale successore di Napolitano al Quirinale!
On. Cencio: si….ho saputo che  Beppe  Grillo ha lanciato Di Pietro sulla strada che porta diritto al Quririnale.
On. Straccio: e poi?
On. Cencio: e poi… che cosa?
On. Straccio: le agenzie di stampa hanno riferito che il lancio è stato così violento, fragoroso e inaspettato che alcuni fra i Candidati alla Presidenza della Repubblica che si erano già avviati in marcia verso il Colle supremo sono rimasti feriti.
On. Cencio: hai i nomi?.
On. Straccio: da parte degli inquirenti c’è, come al solito,  il più stretto riserbo sul numero e i nomi dei feriti.

giovedì 8 novembre 2012

BADANTI E PARTITI.



On. Straccio: Hai letto la dichiarazione dell’On. Giuliano Cazzola del Popolo delle Libertà  rilasciata al giornale diretto da Giuliano Ferrara?
On. Cencio: ti riferisci a qualche argomento in particolare ?
On. Straccio: all’ingresso delle badanti nella vita dei Partiti.
On. Cencio: non ho capito. Spiegami.
On. Straccio: dice l’On. Cazzola che “ Nel P.d.l. sta capitando ciò che succede, ogni giorno, in tante famiglie. Quando i genitori si fanno irretire da prosperose badanti, i figli provano a interdirli, allo scopo di non disperdere il patrimoni di casa”.
On. Cencio: parole sagge; non c’è che dire!

domenica 4 novembre 2012

A PROPOSITO DELL'ACCORPAMENTO DELLE PROVINCE NEONATE: LA FESTA APPENA COMINCIATA E' GIA' FINITA....




On. Straccio: collega Cencio….che ne dici dell’ultimo Provvedimento  con il quale il Governo Monti riordina le  Province delle 15 Regioni a Statuto Ordinario riducendole da 86 a 51?
On. Cencio: a cosa ti riferisci in particolare?
On. Straccio: al fatto che il Governo ha deciso di accorpare, tra le altre, anche Province istituite da pochi anni come: la Provincia di Monza con quella di Milano, la Provincia di Prato con quella di Firenze e la Provincia di Barletta – Andria - Trani  ( la famosa BAT)  alla Provincia di Foggia  e alle proteste, talvolta folcloristiche, inscenate  dagli Amministratori locali.
On. Cencio: si, ho saputo del Sindaco della città di Prato, che si è fatto intervistare seduto sul water della toilette del Municipio e di manifesti, listati al lutto, affissi nelle varie città interessate dal Provvedimento.
On. Straccio: ovunque c’è un senso di rabbia e frustrazione  perché tutte le Province istituite negli ultimi anni, forti dell’entusiasmo da neofiti dei loro Amministratori, avevano avviato rilevanti investimenti per realizzare nuove Sedi e Uffici Provinciali.
On. Cencio: ho ben capito; ma anche tu sai come si dice.
On. Straccio: vuoi dire che l’appetito vien mangiando?
On. Cencio: sarà anche questo motivo, ma io mi riferivo ad altro.
On. Straccio: cioè?.
On. Cencio: che, come si dice dalle mie parti, la festa appena cominciata è già finita.                           

giovedì 1 novembre 2012

CICERONE, SAN GIROLAMO E GLI "AMICI" DEL CAVALIERE.



On. Straccio: collega Cencio, com’è possibile che non pochi Parlamentari,  che fino a poco tempo fa erano annoverati fra i seguaci più leali (meglio dire: amici) del Cavaliere, incomincino, dopo le disavventure di questi ultimi mesi,  a voltargli le spalle?
On. Cencio: evidentemente si trattava di amicizia solo apparente e non propriamente disinteressata.
On. Straccio: avrai pure ragione tu; ma è incomprensibile la veloce rapidità di così tanti distinguo, per non dire vere e proprie defezioni.
On. Cencio: vedi…
On. Straccio: che cosa?
On. Cencio: il Cavaliere e i suoi più stretti collaboratori avrebbero dovuto sapere quanto dice San Girolamo (Ep. 3,6).
On. Straccio: San Girolamo?
On. Cencio: sì, proprio San Girolamo!
On. Straccio: e che cosa dice?
On. Cencio: “amicus vix invenitur, difficile servatur”.
On. Straccio: scusa, lo traduci?
On. Cencio: “l’amico si trova a stento, si conserva difficilmente”.
On. Straccio: che tristezza caro collega!
On. Cencio: purtroppo è la verità caro Straccio! Devi sapere….
On. Straccio: che cosa?
On. Cencio: che già gli antichi romani (Cicerone, De Amicitia, 17, 64) dicevano che “amicus certus in re incerta cernitur”
On. Straccio: che tradotto vuol dire..
On. Cencio: “nelle sventure si vede il vero amico”.