domenica 28 luglio 2013


IL  DEMAGOGO DI CHIO DEMO E LA SINISTRA ITALIANA: ANALOGIE E DISSONANZE.

 

 

On. Straccio: collega Cencio ….é da alcuni giorni che mi chiedo….

On. Cencio: che cosa?

On. Straccio: perché in venti anni la Sinistra nelle sue varie versioni (talvolta botaniche: querce, ulivi, margherite..) non è riuscita ad affrontare serenamente e a risolvere seriamente il cosiddetto “conflitto di interessi di Berlusconi”?

On. Cencio: permettimi un’osservazione.

On. Straccio: dimmi pure.

On. Cencio: sbagli quando dici che la Sinistra “non è riuscita ad affrontare…”! Le cose stanno diversamente da come la vulgata della Sinistra le rappresenta. Vedi…

On. Straccio: che cosa?

On. Cencio: quest’inverno in  una affollata tavola rotonda, tenutasi al Circolo della Concordia del mio Paese, questo tema venne affrontato con la solita lucidità e il solito taglio culturale dal Prof. di latino e greco  Marcantonio, figlio del Commendatore Marcantonio che fu Sindaco del mio Paese nei primi anni “60 del secolo scorso.

On. Straccio: dimmi, cosa ha detto il Prof. Marcantonio?

On. Cencio: ci lesse un brano dello scrittore greco Plutarco che per freschezza narrativa sembrava scritto nei giorni nostri. Ebbene “….durante una sommossa nella Città di Chio assunse il potere il demagogo Demo. Era uso, in casi del genere, che gli avversari venissero allontanati dalla Città. Quella volta il demagogo Demo impedì, contro ogni aspettativa degli uomini a lui fedeli, che i suoi avversari venissero allontanati da Chio. Qualcuno gli chiese spiegazioni su una tale strategia…” Demo rispose così: “non vorrei che una volta allontanati i nostri avversari, incominciamo poi a litigare tra noi”.

Caro Straccio, non voglio offendere, in relazione alla tua domanda iniziale,  la tua intelligenza. Ne consegue ogni commento, così come la ricerca di ogni analogia da parte mia, risulterà superfluo.

On. Straccio: hai proprio ragione! Il comportamento del demagogo Demo proietta una luce capace di illuminare gli ultimi venti anni della nostra politica nazionale caratterizzata dalla presenza di una Sinistra che, essendo troppo divisa al suo interno, ha trovato solamente nell’antiberlusconismo il collante capace di unire momentaneamente le varie anime che la compongono. In effetti, quando Il Cavaliere si ritirerà a vita privata che cosa potrà tenere insieme Dalema e Renzi, Rosy Bindi e Bersani? Per non parlare poi dei fassiniani, dei giovani turchi, dei veltroniani, degli antiberlusconiani ad ogni costo……..

On. Cencio: il Partito Democratico da tempo, da troppo tempo possiamo dire, è un cantiere aperto in cerca del capomastro; e che in tale ricerca è diventato, come  il cantiere evocato dalla Bibbia, il cantiere che sta realizzando la Torre di Babele!

3 commenti:

  1. Il Berlusca se la caverà: se non ci sarà più lui scenderà in campo la figlia e la dinastia non si interromperà! Così il miglior nemico del PD rimarrà al suo posto e tutti insieme si spartiranno la torta come hanno sempre fatto! a meno che... il m5s non trovi quale altro milione di elettorato, ma solo se ci permettono di votare.

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    1. Sig. Alfer nel ringraziarLa per il suo commento, dico viva il metodo democratico nella scelta dei parlamentari.
      Se è così perché non auspicare anche altre due/tre milioni di voti.

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    2. Sig. Alfer La ringrazio per il suo intervento.
      Io mi attengo a due principi:
      un sistema elettorale per la scelta dei Parlamentari è davvero democratico;
      pieno riconoscimento della sovranità popolare e quindi della volontà espressa dal corpo elettorale.
      Se è così, caro Alfer, non uno ma altri due/tre milioni di nuovi voti al Movimento 5s.

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