venerdì 5 luglio 2013

TRA LUCERTOLE RAGNI E RAGNATELE LE PROVINCE NON MUOIONO MAI.


 

 
On. Cencio: Collega Straccio siamo di nuovo al punto di partenza!

On. Straccio: a che proposito?

On. Cencio: all’ultima sentenza con la quale la Corte Costituzionale ha dichiarato l’illegittimità costituzionale della riforma delle Province contenuta nel “Decreto salva-Italia” che ne prevedeva la riduzione in base a due parametri: popolazione e superficie.

On. Straccio: almeno tra noi possiamo dircelo!

On. Cencio: cosa vuoi dire? Dimmi pure.

On. Straccio: tanto rumore per nulla! Ma è una bocciatura che poggia su solide argomentazioni?

On. Cencio: due sono le argomentazioni della Corte Costituzionale:

-trattandosi del riordino dell’asseto ordinamentale bisogna seguire il procedimento legislativo ordinario (artt. 70-73 Costituzione);

-poiché il decreto legge è chiamato a fronteggiare “casi straordinari di necessità e urgenza”, non poteva essere utilizzato, non ricorrendone i presupposti, per procedere all’accorpamento delle Province.

On. Straccio: se ho ben capito trattasi di vizi di procedura (ricorso al Decreto Legge) e non di vizi di sostanza o contenuto.

On. Cencio: hai detto bene, la riduzione si poteva fare! Il Governo  Monti ha sbagliato utilizzando il Decreto Legge per approvare una riforma ordinamentale dell’intera organizzazione della Repubblica Italiana!

On. Straccio: consentimi, però, un’osservazione.

On. Cencio: dimmi pure.

On. Straccio: come mai la “riforma Fornero”  del lavoro e delle pensioni, che è anch’essa una riforma ordinamentale, che ha creato  400.000 esodati,  addirittura con valore retroattivo e quindi in spregio palese al principio “tempus regit actum”,

è costituzionalmente legittima? Anche questa riforma è stata approvata con Decreto Legge!

On. Cencio: caro collega vedi…

On. Straccio: che cosa?

On. Cencio: per rispondere alla tua domanda due osservazioni mi sembrano opportune più che mai!

On. Straccio: quali?

On. Cencio: le leggi, come le ragnatele, acchiappano le mosche e lasciano passare le aquile! Tu capisci…

On. Straccio: che cosa?

On. Cencio: i lavoratori, purtroppo, non reggono il confronto con le Province e i Politici chiamati a occupare le poltrone che questi Enti garantiscono. Gli interessi delle Province superano di gran lunga quelli dei lavoratori e sono stati trattati diversamente. E’ un noto principio della Corte Costituzionale quello di trattare situazioni analoghe in modo uguale e situazioni diverse in modo diverso.

On. Straccio: questa è la prima similitudine, e la seconda?

On. Cencio: le Province sono come le code delle lucertole: quando le tagli rinascono.

 

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