domenica 15 settembre 2013

DECADENZA DEL SENATORE BERLUSCONI: PER LA SINISTRA  “ALEA IACTA EST”.

On. Straccio: collega Cencio….dimmi.
On. Cencio: che cosa?
On. Straccio: qual’è il destino che la Sinistra  ha assegnato al Cavaliere? Ci sono ancora margini di manovra per il Cavaliere?
On. Cencio: Alea iacta est!   Il dado è tratto!   La decisione è ormai presa!
On. Straccio: come mai sei così perentorio?
On. Cencio: Crucifige! Crucifige!   E’ il grido con il quale la “folla” che frequenta le feste dell’Unità incita il Segretario  Epifani  e la nomenclatura tutta del Partito Democratico. Un grido, caro Collega, oramai divenuto simbolo della battaglia non solo  politica e dell’attacco finale  che la Sinistra sta conducendo contro il Cavaliere.
On. Straccio: se è solamente la piazza a decidere la linea politica del Partito è finita la Democrazia!
On. Cencio: purtroppo questa è l’aria che si respira all’interno del Partito Democratico dove a prevalere, in questa circostanza, sono la base elettorale, i duri e il timore di perdere voti a beneficio del Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo..
On. Straccio: a sentire queste parole mi sembra di rivivere quanto descritto  da Giampaolo Pansa
ne “Il sangue dei vinti”.
On. Cencio: hai proprio ragione! Devi sapere, in proposito, che un nostro collega del Partito Democratico, mio caro amico di vecchia data, quasi con le lacrime agli occhi mi ha riferito notizie alquanto raccapriccianti.
On. Straccio: dimmi… Incomincio a preoccuparmi!
On. Cencio: mi riferiva questo amico che un suo collega in una drammatica riunione del Partito Democratico tenutasi al Senato,  dinnanzi alle timide aperture di dialogo che all’interno del Partito qualcuno voleva intraprendere, ha preso la parola e in modo perentorio ha parafrasato Marco Porcio Catone – quello, per intenderci della famosa “Delenda Carthago” -  dicendo: compagni abbasso i compromessi, questa è la volta buona e Berlusconi deve essere distrutto. Se non muore lui moriamo noi.
On. Straccio: ora capisco come mai l’eliminazione sia diventata la parola d’ordine di tutta la Sinistra!
On. Cencio: non è ancora  finita!
On. Straccio: forse vogliono la guerra civile?
On. Cencio: mi ha riferito, sempre questo mio amico, come ad un certo punto abbia  preso la parola un altro Parlamentare il quale, in modo ancora più perentorio, ha così completato il discorso: “ricordatevi che non basta eliminare dalla scena Berlusconi, ci aspettano anni di lotta per distruggere il berlusconismo! Come al Fascismo ha fatto seguito l’antifascismo militante, così al berlusconismo dovrà necessariamente seguire l’antiberlusconismo militante. Ci sono compagni pronti a darci una mano! Solo così ricostruiremo la moralità in Italia!

On. Straccio: altro che pacificazione nazionale! A sentire te ci aspettano anni di aspra contrapposizione. Temo che ritornino gli anni descritti da Giampaolo Pansa  ne “Il sangue dei vinti”.
On. Cencio: speriamo di no. Comunque l’incontro è terminato con Iacopone da Todi!
On. Straccio: che cosa? Non capisco!
On. Cencio: mi ha riferito, sempre questo mio caro amico, come ad un certo punto abbia preso la parola un altro Parlamentare il quale rivolgendosi ai Senatori presenti ha detto: “compagni Senatori ricordatevi la storica responsabilità che assumerete dinnanzi alle future generazioni!  A giorni sarete voi a sancire la scelta se liberare l’Italia da Berlusconi e dalla sua nefasta cultura. Ricordate cosa disse la folla a Pilato che tergiversava tra Barabba e Gesù Cristo:

Crucifige, crucifige!
Omo che se fa rege,
secondo nostra lege
contradice al Senato
.
A Voi la decisione finale

On. Straccio: ho capito che in questo clima l’articolo 66 della Costituzione il quale recita che “ciascuna Camera giudica dei titoli di ammissione dei suoi componenti e delle cause sopraggiunte di ineleggibilità e di incompatibilità” non sarà tenuto in alcuna considerazione! Tutti, a Sinistra, dicono che “prenderanno atto”! Ma giudicare non è la stessa cosa di prendere atto”!
On. Cencio: è la dura legge della politica!
On. Straccio: per il Cavaliere, se è così, la vedo dura!
On. Cencio: forse, caro Collega, è il caso che i consiglieri più fidati si guardino negli occhi e facciano capire al Cavaliere…
On. Straccio: che cosa?
On. Cencio: che la Giunta chiamata a prendere la decisione è un collegio….
On. Straccio: cosa vuoi dire?
On. Cencio: i collegi sono  quegli organi nei quali  molte volte – e questa è una di quelle – è la forza dei numeri a prevalere sulla ragione, sul diritto e perfino sulla Costituzione.
On. Straccio: hai proprio ragione! Tutti noi sappiamo come venne convalidata la prima elezione a Deputato di Vendola!. Quella volta alla Camera, di fatto,  si affermò che in Parlamento non sempre 2 più 2 fa 4  e  fu così che venne convalidata la sua elezione a scapito di chi, invece,  aveva riportato più voti!

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