giovedì 16 gennaio 2014


                                      MA SIAMO SICURI CHE LA SFORTUNA PASSI DI VENERDI’ 17?

 

Caro Romano, mi chiedi di sapere come nasca l’abitudine di collegare il “17/ venerdì” a sventure di varia natura.

Rispondo volentieri, pur non nascondendoti la difficoltà dell’argomento per mancanza di idonea documentazione storica.

C’è chi ci ride e chi, invece, ne ha paura; stiamo parlando del venerdì quando cade il 17. Circostanza questa, che quest’anno ricorrerà due volte:  il 17 gennaio e il 17 ottobre. Come nasce questa credenza?

Da più parti si ritiene che la fama di “porta iella” attribuita al venerdì quando cade il 17 sia da collegare  addirittura all’antica Roma, quando sulle lapidi di moltissime tombe cimiteriali era di moda incidere  la scritta  “VIXI”  che tradotto in italiano sta a significare  “ho vissuto”  con sottinteso  ora invece sono morto.

A ben vedere, caro Romano, VIXI può essere anagrammato così da ottenere XVII che era il numero romano divenuto poi l’attuale numero arabo 17.

Da qui l’usanza di collegare questo numero a ricordi di morte e sventure varie.

Nella speranza di esserti stato utile ti saluto caramente.

Giuseppe Castronovo

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