MA SIAMO
SICURI CHE LA SFORTUNA PASSI DI VENERDI’ 17?
Caro Romano, mi chiedi di
sapere come nasca l’abitudine di collegare il “17/
venerdì” a sventure di
varia natura.
Rispondo volentieri, pur non nascondendoti la difficoltà
dell’argomento per mancanza di idonea documentazione storica.
C’è chi ci ride e chi, invece, ne ha paura; stiamo
parlando del venerdì quando cade il 17. Circostanza
questa, che quest’anno ricorrerà due volte: il 17 gennaio e il 17 ottobre. Come nasce
questa credenza?
Da più parti si ritiene che la fama di “porta iella” attribuita al venerdì quando cade il 17 sia da collegare addirittura all’antica Roma, quando sulle
lapidi di moltissime tombe cimiteriali era di moda incidere la scritta “VIXI” che tradotto in italiano sta a
significare “ho vissuto” con sottinteso ora invece sono morto.
A ben vedere, caro Romano, VIXI può essere
anagrammato così da ottenere XVII che era il numero romano divenuto poi
l’attuale numero arabo 17.
Da qui l’usanza di collegare questo numero a ricordi di
morte e sventure varie.
Nella speranza di esserti stato utile ti saluto
caramente.
Giuseppe Castronovo
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