sabato 31 maggio 2014


                   ANCHE IL SENATORE A VITA MONTI SALTA SUL CARRO DEL VINCITORE.

 

Gegè: siamo sempre pronti a salire sul carro del vincitore! Ancora una volta siamo italiani! Altro che “britsh”!

Marco: a chi ti riferisci?

Gegè: è uno sport nazionale nel quale da ultimo si è distinto l’ex Presidente del Consiglio Mario Monti.

Ludovico: cosa ha detto, di così interessante, il Sen. a vita Monti?

Gegè: vi riferisco alla lettera quanto dice il Sen. a vita Monti: “la linea politica di Renzi è qualla del mio governo. Renzi, però, è più bravo di me a organizzare il consenso”.

Osvaldo: Marco … tu lo sai che nel nostro piccolo Comune siamo 16 esodati, 5 dei quali iscritti a questo Circolo. Se la dichiarazione di Monti rispondesse al vero per queste famiglie sarebbe la mazzata definitiva!

Di questo passo don Vincenzo ci porterà l’estrema unzione prima del fatidico giorno della pensione. Non ti chiedo di rispondermi, però rifletti anche tu.

Federico: Roberto…. Tu che sei nella condizione di esodato come Osvaldo, Remo e me, come commenteresti le surreali dichiarazioni di Monti?

Roberto: se la linea politica di Renzi è quella del Sen. a vita Monti, a noi esodati non ci resta, purtroppo, che piangere a vita.

(dai dibattiti al Circolo della Concordia)

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venerdì 30 maggio 2014


                                                    POLITICA DA SUPERMARKET.

 

Gigi: accusano Berlusconi di aver introdotto in politica la tecnica della pubblicità commerciale, ma Renzi lo sta superando alla grande.

Marco: caro Gigi…, in nome della sincera amicizia che ci lega da tempo,  ti dico di lasciare stare Renzi. Hai visto che risultato?

Gigi: se mi lasci parlare spiego a te e ai nostri amici la mia opinione.

Federico: Marco….lascia  parlare Gigi. Siamo curiosi di conoscere la sua opinione.

Gigi: voi accusate Berlusconi  di considerare la campagna elettorale alla stessa stregua di una campagna pubblicitaria….

Marco: è vero! Ma non puoi negare,  comunque, che  il tuo ex  Cavaliere abbia fatto una gran confusione tra messaggio pubblicitario per far conoscere, ad esempio, un nuovo  dentifricio  e comunicazione politica!

Gigi: ma il tuo Renzi non è comunque da meno!

Marco: cosa vuoi dire?

Gigi: il nostro presidente Renzi vuole introdurre nel sistema elettorale italiano un altro principio che fa a pugni con il principio della rappresentatività elettorale. Vedi….

Marco: che cosa?

Gigi: Renzi vuole introdurre il principio “con un voto gli affidi tre cariche”.

Marco: non capisco! Cosa vuoi dire?

Gigi: è molto più semplice di quanto tu possa immaginare. La proposta di Renzi, per la scelta dei componenti del nuovo Senato, prevede, tra l’altro, che ne facciano parte di diritto i Sindaci delle città Capoluogo di Regione incluse nelle Aree metropolitane. Voi capite, cari amici, che il principio introdotto da Renzi è molto semplice: “con un voto ne scegli tre”, e cioè eleggi il Sindaco che poi diventa di diritto  anche Presidente dell’Area metropolitana e, dulcis in fundo, anche Senatore.   Più tecnica pubblicitaria commerciale di questa? Vota uno, e affidi tre cariche.  O, se volete, la trasposizione in politica della tecnica pubblicitaria acchiappaclienti  del “tu ne paghi una, noi te ne diano tre”.

Gegè : Gigi… ma sei sicuro di quello che stai dicendo?

Luigi: amici… è proprio così.

Beppe: ma se è così Berlusconi è un vero dilettante dinnanzi a Renzi!   

Giacomo: Marco cosa rispondi alle osservazioni di Luigi?

Marco: Renzi  sostiene fortemente questo suo progetto motivandolo così: “i Senatori non saranno pagati”; e questo è uno dei tasselli su cui poggia la spending review.

Giacomo: Prof. Vezio… la soddisfa questa  motivazione?

Vezio: amici miei… è una motivazione che non si regge su solide basi costituzionali  perché i titolari di un organo possono essere elettivi e gratuiti. Ma la cosa più grave è un’altra…

Giacomo: ci dica Professore.

Vezio: la proposta di Renzi, allo stato attuale, è incostituzionale perché viola l’art. 58 della nostra Costituzione il quale dispone che “i Senatori sono eletti a suffragio universale e diretto…” e voi potete ben  capire come il principio renziano “con un voto affidi tre cariche “ esce dalla logica del “suffragio diretto” e della democrazia rappresentativa. E l’elezione diretta, amici miei, da sempre è il sale della democrazia.

(dai dibattiti svolti al Circolo della Concordia)

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lunedì 26 maggio 2014


                                                    SOVRANITA’ DEL POPOLO.

   Le sorti di uno Stato dipendono anche dalle scelte – giuste o sbagliate che siano –

   fatte dal suo Popolo /Elettore nel segreto delle cabine elettorali.

 

domenica 25 maggio 2014


                                                      RIFLESSIONE DELLA SETTIMANA.

                                       Quando troppa libertà conduce alla tirannia.

“Se abusi della libertà di oggi, avrai la tirannia domani. Quando un popolo, divorato dalla sete di libertà, si trova ad avere a capo dei coppieri che gliene versano quanto ne vuole  - fino ad ubriacarlo – accade allora che, se i governanti resistono alle richieste dei sempre più esigenti sudditi, son dichiarati tiranni.

E avviene pure che chi si dimostra  disciplinato nei confronti dei superiori è definito un uomo senza carattere, un servo; il padre impaurito finisce per trattare il figlio come un suo pari e non è più rispettato; il maestro non osa rimproverare gli allievi e costoro si fanno beffe di lui; i giovani pretendono gli stessi diritti, la stessa considerazione dei vecchi, e questi – per non parere troppo severi – danno ragione ai giovani.

In questo clima di libertà – e nel nome della medesima – non vi è più riguardo né rispetto per nessuno.

E in mezzo a tanta licenza nasce e si sviluppa una mala pianta: la tirannia.

(Platone, La Repubblica, libro VIII)

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sabato 24 maggio 2014


                                               L’INTERVISTA DEL GIORNO

Il giornalista Marco Cremonese, intervistando Umberto Bossi per il Corriere della Sera (edizione del 24.5.2014) ad un certo punto gli chiede: Lei crede al complotto di cui parla l’ex segretario del Tesoro U. S. A., Geitner?

Risposta: “ di sicuro, in Europa c’era bisogno di qualcuno che si facesse carico del debito italiano che poteva rappresentare un problema per le banche tedesche e francesi. Qualcuno allora pensò: abbiamo bisogno di un premier che non abbia paura di tassare, di spostare soldi dalla crescita al rimborso del debito… Qualcosa di preordinato: Monti senatore a vita, poi l’incarico e subito – poiché gli italiani hanno una casa – una bella tassa sulla casa”.

mercoledì 21 maggio 2014


                                                        TASI:  GRANDE  CAOS  ALL’ITALIANA!!!

 

Michele: Governo di pazzi!!

Marco: Michè non essere il solito disfattista! Cosa ti succede?

Michele: la dobbiamo pagare questa T A S I ?   SI o NO?

Marco: certo che la dobbiamo pagare! Le casse dei Comuni, a sentire Fassino/  Sindaco di Torino, sono vuote e non garantiscono gli stipendi ai dipendenti.

Enzo:  caro Marco… io voglio pagare ma non so come fare! Perché non hanno deciso in tempo?

Luigi: Enzo ha ragione!  Per i Sindaci dei Comuni che non hanno deliberato, pur non essendo sotto elezione, ci vorrebbe una bella sanzione.

Matteo: comunque anche questo il Governo ha saputo complicare la vita di noi cittadini oltre ogni limite immaginabile!

Giacomo: han detto che il Governo è riuscito a prevedere ben 75.000 possibili combinazioni! E’ quanto risulta da uno studio della U. I. L.

Ludovico: amici…lasciatemelo dire: più follia di così non potevamo immaginare! Per prevedere 75.000 combinazioni con 8.000 Comuni hanno avuto molta fantasia!

Giacomo: prof. Vezio… cosa ci può dire in merito?

Vezio: anch’io mi son posto alcune domande e sono rimasto, al momento, senza risposte:

Quanto devo pagare?      Boh!

Quando devo pagare?    Boh!

Come     devo pagare?    Boh!

Se queste sono le credenziali per la guida dell’Europa nel prossimo semestre da parte italiana!

(dai dibattiti al Circolo della Concordia)

sabato 17 maggio 2014


                                                   RIFLESSIONE DELLA SETTIMANA.

“Ho nostalgia del tempo in cui c’erano certamente le ideologie, ma c’era anche il pensiero.

Adesso le ideologie sono morte, ma è morto anche il pensiero.

Anche per quanto riguarda l’etica s’è registrato un declino morale”.

(Card. Gianfranco Ravasi, intervistato da Marcello Sorgi su La Stampa del 13.5.2014)

                                                    LA RISPOSTA DEL GIORNO.

Il giornalista Giovanni Minoli, intervistando Silvio Berlusconi per Il Sole 24 Ore (edizione del 17.5.2014), ad un certo punto gli chiede: Le piace Papa Bergoglio?

Risposta: “Mi piace molto, perché fa il Papa esattamente come lo avrei fato io”.

venerdì 16 maggio 2014

MENTRE GREGANTI AVEVA L'ACCESSO AL SENATO, LA CAMERA AUTORIZZAVA L'ARRESTO DELL'ON. GENOVESE!


                                  ARRESTO ON. GENOVESE: CHE CONFUSIONE!

                                                           C O M M E N T I:

Mirco: amici… che babele di opinioni sull’arresto dell’On. del P. D. Genovese!

Giacomo: Mirco….vedo che hai preso degli appunti; di cosa si stratta?

Mirco: ho preso nota dei giudizi che mi son sembrati degni di valutazione.

Giacomo: ce ne puoi leggere qualcuno?

Mirco: volentieri.  Premetto che ce ne sono tanti altri di cui non ho preso nota. Ecco, comunque, quelli che ho evidenziato:

Boccia (P:D.) deriva giustizialista in campagna elettorale.

Cuperlo (P.D.): non usiamo il caso “Genovese” per la campagna elettorale!.

Nitto Palma (F.I.): è una vergogna votare per la privazione della libertà personale e poi farne campagna elettorale.

Rondolino (giornalista) l’aspetto propagandistico-elettorale è prevalso su tutto.

Giacomo: interessanti e dovrebbero farci riflettere. Prof. Vezio…Lei che ne dice?

Vezio: anch’io ho seguito la vicenda “Genovese” e l’ho collegata con la vicenda “Expo/Milano”.

Marco: come mai questo collegamento ?

Vezio: i giornali sono pieni di retroscena su “Greganti” che entra al Senato, mentre l’On. Genovese viene espulso (rectius: veniva autorizzato l’arresto) con solenne votazione espressa a voto palese.

Giacomo: interessante, ancora una volta, l’osservazione del Prof. Vezio che accosta il trattamento, così drammaticamente differente, riservato dal P. D. a due suoi personaggi!

Luigi: Prof…. a proposito del voto palese che ne dice?

Vezio: è un voto condizionato e, in quanto tale, non del tutto libero.

(dai dibattiti al Circolo della Concordia)

 

 

martedì 13 maggio 2014

LE CATEGORIE DEI NOSTRI PARLAMENTARI


 

 

On. Straccio: collega Cencio….

On. Cencio: dimmi caro collega.

On. Straccio: sono oramai sei anni che, come te, frequento le Aule parlamentari, e pensavo di dividere in categorie i 630 Onorevoli. L’operazione, però,  mi risulta più difficile di quanto potessi immaginare.

On. Cencio: hai ragione! In effetti non è un’operazione facile. Studi approfonditi ci hanno diviso in tre categorie:  

                     alla  prima   categoria hanno assegnato i Parlamentari che  affermano;

                     alla seconda                                                                        dubitano;

                     alla  terza                                                                             riflettono.

 

On. Straccio: mi sembra che questa indagine costituisca uno specchio fedele della variopinta umanità che quotidianamente frequenta l’Aula parlamentare.

On. Cencio: il punto debole di quest’indagine sta, però,  nel fatto che nulla ci dice, forse per non incrinare il prestigio dell’istituzione parlamentare,  sulle percentuali delle varie categorie. Perché, vedi…

On. Straccio: che cosa?

On. Cencio: caro collega come avrai avuto modo di osservare, la Camera è composta:

               

               da una stragrande             maggioranza di       ignoranti che affermano  

               da  una piccola                   minoranza     di       saggi       che  dubitano

               da  una ancor più piccola  minoranza    di       sapienti  che  riflettono.

lunedì 12 maggio 2014

CONCORSO CANINO

 
                                                              Votiamo il cagnolino
                                                               che ci piace tanto
                                                               e che fa du du dudù
                                                               dudù dudù dudù!!!!



                                                                          
  

venerdì 9 maggio 2014


                            CASINI    E    ALFANO OVVERO LA STORIA DEI DUE TORDI

Marco: politici sempre in movimento!

Renzo: vuol dire che lavorano! Il Paese non può che guadagnarci!

Marco: caro Renzo, non scherzare col fuoco! La questione è più seria di quanto tu possa immaginare!

Renzo: cosa vuoi dire?

Marco: oramai nella politica italiana è difficile tenere conto dei numerosi divorzi e altrettanti nuovi matrimoni che si celebrano tra spezzoni di gruppi politici. Talvolta, addirittura, tra singoli parlamentari.

Luigi: negli ultimi tempi ha fatto molto scalpore l’operazione con la quale Angelino Alfano ha abbandonato la barca, nella quale era comodamente sistemato, quando questa ha incominciato a fare acqua da tutte le parti dopo la condanna di Berlusconi in Cassazione.

Franco: dovremmo riflettere, amici miei, anche  sul matrimonio recentemente celebrato tra lo stesso Alfano e il Sen. Casini.

Giacomo: un matrimonio che, a quanto sembra, ha un solo obiettivo: la sopravvivenza politica  dei due politici.

Luigi: la domanda a questo punto è semplice: quanto potrà durare un matrimonio con un simile obiettivo?

Giacomo: Prof. Vezio cosa possiamo rispondere all’amico Luigi?

Vezio: amici miei, siete in grado di rispondere anche voi che non avete insegnato all’Università! Ricordate….

Giacomo: che cosa?

Vezio: il divorzio consumatosi tra Casini e Fini, l’anno scorso, dopo la celebrazione di un matrimonio che durò lo spazio di un mattino. Anche stavolta è la solita storia che, ancora una volta,  si ripete!

Giacomo: cioè?

Vezio: vi invito, specie i meno giovani, a ricordare quanto dicevano i nostri avi.

Giacomo: cosa dicevano?

 Vezio: i nostri avi, da esperti osservatori della flora e della fauna, erano soliti dire che  due tordi su un cardello prima  o poi si dan di becco”.

(dai dialoghi svolti al Circolo della Concordia)    

martedì 6 maggio 2014

OGGI CANTIAMO CON GIORGIO GABER


                                 

                                                            Ma cos’è la destra cos’è la sinistra…

                                                            Ma cos’è la destra cos’è la sinistra…

                                                          

                                                           Tutto il vecchio moralismo è di sinistra

                                                            La mancanza di morale è di destra

 

                                                            Ma cos’è la destra cos’è la sinistra…

                                                            Ma cos’è la destra cos’è la sinistra….

 

                                                           Un figone resta sempre un’attrazione

                                                           Che va bene per sinistra e destra.

                                                                 

lunedì 5 maggio 2014

Cinque Maggio.


 

Manzoni oggi, 5 Maggio 2014,  ci invita a riflettere, ancora una volta, sulla grandezza di Napoleone.

                                                          Il 5 Maggio

Ei fu…

Dall’Alpi alle Piramidi

Dal Manzanarre al Reno..

Fu vera gloria? Ai posteri l’ardua sentenza.
                                                       
 
 
 
 

       

domenica 4 maggio 2014


                                         RIFLESSIONE DELLA SETTIMANA

 Il lavoro non può essere solo un problema di come guadagnarsi la pagnotta quotidiana, ma soprattutto la piena realizzazione della dignità della persona.