RIFLESSIONE DELLA SETTIMANA.
Quando troppa libertà conduce alla
tirannia.
“Se
abusi della libertà di oggi, avrai la tirannia domani. Quando un popolo,
divorato dalla sete di libertà, si trova ad avere a capo dei coppieri che
gliene versano quanto ne vuole - fino ad
ubriacarlo – accade allora che, se i governanti resistono alle richieste dei
sempre più esigenti sudditi, son dichiarati tiranni.
E avviene pure che chi si
dimostra disciplinato nei confronti dei
superiori è definito un uomo senza carattere, un servo; il padre impaurito
finisce per trattare il figlio come un suo pari e non è più rispettato; il
maestro non osa rimproverare gli allievi e costoro si fanno beffe di lui; i
giovani pretendono gli stessi diritti, la stessa considerazione dei vecchi, e
questi – per non parere troppo severi – danno ragione ai giovani.
In questo clima di libertà – e
nel nome della medesima – non vi è più riguardo né rispetto per nessuno.
E in
mezzo a tanta licenza nasce e si sviluppa una mala pianta: la tirannia.
(Platone, La Repubblica, libro
VIII)
gcastronovo.blogspot.it
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