SPENDING REVIEW: PERCHE’ NON SI INCOMINCIA CON L’ACCORPAMENTO
DEI PICCOLI COMUNI?
On. Straccio: collega Cencio….il
Presidente del Consiglio Renzi dice che ”8.000 Municipalizzate
sono troppe”!
On. Cencio: ha ragione! Ma c’è di
più.
On. Straccio: cosa vuoi dire?
On. Cencio: sono troppi anche
8.100 Comuni! Tu lo sai?
On. Straccio: che cosa?
On. Cencio: che ci sono Comuni
più piccoli del mio condominio?
On. Straccio: è una battuta? Se invece sono casi reali fammi qualche
esempio.
On. Cencio: Comune di Pedesina (Sondrio) 29
abitanti. Morterone (Lecco) 30 abitanti.
E di casi simili ne abbiamo centinaia!
Oh. Straccio: sono casi isolati o
li troviamo anche in altre Regioni?
On. Cencio: in Piemonte abbiamo
il Comune di Roascio (Cuneo) 85 abitanti. Ribordone
(Torino) 84 abitanti. Devi sapere anche che su
8.100 Comuni, ce ne sono 2.000 con meno di 1.000 abitanti. Tu lo capisci bene.
On. Straccio: che cosa?
On. Cencio: se ai 29 abitanti di
Pedesina o ai 30 abitanti di Morterone sottrai coloro che non sono elettori per
non aver raggiunto la maggiore età e gli
astenuti fisiologici, gli elettori si riducono a meno di 20.
On. Straccio: una manciata di
voti che forse dovrebbe indurre le “forze politiche” a ripensare
l’organizzazione di questi raggruppamenti di persone che anch’io faccio fatica,
se è così, a chiamarli Comuni. Io da sempre, come tu sai, ho vissuto in una città di circa
50.000 abitanti per cui non ho l’idea di come possano svolgersi le
elezioni comunali in queste micro realtà.
On. Cencio: Questo è uno dei
tasti dolenti, unitamente alla loro inadeguatezza ad affrontare e risolvere i
compiti loro assegnati, della presenza
di questi Comuni che un grande giurista – il Prof. Giannini che fu anche
Ministro -- chiamava “ COMUNI POLVERE” .
In effetti in questi Comuni si verifica, come scrive il Boccalatte nella
prefazione al libro di Giuseppe Castronovo
“L’Accorpamento dei piccoli Comuni”, Ed. Rubbettino – le
elezioni sono qualcosa di simile ad una farsa, nulla di diverso di quanto
avviene per la nomina di un consiglio di condominio”
On. Straccio: sono numeri e
considerazioni che inevitabilmente tirano in ballo la necessità di rivedere gli
attuali assetti del nostro sistema politico-istituzionale. E il momento mi
sembra alquanto propizio: nel rivedere il Titolo 5° della Costituzione, si potrebbe prevedere una disposizione che demandi al Governo di procedere ogni 10
anni, una volta pubblicati i risultati del Censimento generale della
popolazione, alla “revisione della geografia comunale”.
Giuseppe Castronovo
gcastronovo.blogspot.it
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