domenica 21 settembre 2014


                   SPENDING  REVIEW: PERCHE’ NON SI INCOMINCIA  CON L’ACCORPAMENTO

                                                          DEI PICCOLI COMUNI?

 

On. Straccio: collega Cencio….il Presidente del Consiglio Renzi dice che ”8.000 Municipalizzate sono troppe”!

On. Cencio: ha ragione! Ma c’è di più.

On. Straccio: cosa vuoi dire?

On. Cencio:  sono troppi anche 8.100 Comuni!  Tu lo sai?

On. Straccio: che cosa?

On. Cencio: che ci sono Comuni più piccoli del mio condominio?

On. Straccio: è una battuta?  Se invece sono casi reali fammi qualche esempio.

On. Cencio: Comune di  Pedesina (Sondrio) 29 abitanti. Morterone (Lecco) 30 abitanti. E di casi simili ne abbiamo centinaia!

Oh. Straccio: sono casi isolati o li troviamo anche  in altre Regioni?

On. Cencio: in Piemonte abbiamo il Comune di Roascio (Cuneo) 85 abitanti. Ribordone (Torino) 84 abitanti. Devi sapere anche che su 8.100 Comuni, ce ne sono 2.000 con meno di 1.000 abitanti. Tu lo capisci bene.

On. Straccio: che cosa?

On. Cencio: se ai 29 abitanti di Pedesina o ai 30 abitanti di Morterone sottrai coloro che non sono elettori per non aver raggiunto la maggiore età e  gli astenuti fisiologici, gli elettori si riducono a meno di 20.

On. Straccio: una manciata di voti che forse dovrebbe indurre le “forze politiche” a ripensare l’organizzazione di questi raggruppamenti di persone che anch’io faccio fatica, se è così, a chiamarli Comuni. Io da sempre, come tu sai,  ho vissuto in una città  di circa  50.000 abitanti per cui non ho l’idea di come possano svolgersi le elezioni comunali in queste micro realtà.

On. Cencio: Questo è uno dei tasti dolenti, unitamente alla loro inadeguatezza ad affrontare e risolvere i compiti loro assegnati,  della presenza di questi Comuni che un grande giurista – il Prof. Giannini che fu anche Ministro --  chiamava “ COMUNI POLVERE” . In effetti in questi Comuni si verifica, come scrive il Boccalatte nella prefazione al libro di Giuseppe Castronovo  “L’Accorpamento dei piccoli Comuni”, Ed. Rubbettino – le elezioni sono qualcosa di simile ad una farsa, nulla di diverso di quanto avviene per la nomina di un consiglio di condominio”

On. Straccio: sono numeri e considerazioni che inevitabilmente tirano in ballo la necessità di rivedere gli attuali assetti del nostro sistema politico-istituzionale. E il momento mi sembra alquanto propizio: nel rivedere il Titolo 5° della Costituzione,  si potrebbe prevedere una disposizione  che demandi al Governo di procedere ogni 10 anni, una volta pubblicati i risultati del Censimento generale della popolazione, alla “revisione della geografia comunale”.

Giuseppe Castronovo

gcastronovo.blogspot.it

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