MURO DI BERLINO: NON E’ CADUTO, E’ STATO ABBATTUTO.
Venticinque anni sono, almeno
così ci sembra, una misura di tempo, se non ragguardevole, quantomeno
sufficiente per incominciare a valutare con maggiore e distaccata obiettività
gli avvenimenti di quel 1989.
Il fatto che segnò il 1989, e a cascata gli anni seguenti, è senz’altro
rappresentato dalla fine della divisione materiale
della Germania con quel muro che, nel bene e nel male, era diventato un
vero e proprio simbolo spartiacque: di là il bene, di
qua il male.
Un fatto epocale!. Eppure in
questi giorni, nel ricordare l’evento, è mancata, ancora una volta, la
necessaria obiettività nella sua descrizione.
Quasi tutti – giornali e
televisione – hanno parlato di “caduta del muro di
Berlino”. No, il muro non è caduto! Era ancora integro e nessuna
alluvione aveva minato le sua fondamenta!
Il “muro
di Berlino” fu abbattuto dal desiderio di libertà di milioni di persone che volevano tornare ad essere libere.
Il desiderio di libertà fu la
molla che guidò coloro che quel muro abbatterono.
Quindi “abbattuto” e non “caduto”. Usiamo la parola giusta, perché
dietro ogni parola c’è una storia.
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