lunedì 10 novembre 2014

                 MURO DI BERLINO: NON E’ CADUTO, E’ STATO ABBATTUTO.
Venticinque anni sono, almeno così ci sembra, una misura di tempo, se non ragguardevole, quantomeno sufficiente per incominciare a valutare con maggiore e distaccata obiettività gli avvenimenti di quel 1989.

Il fatto che segnò il 1989, e a cascata gli anni seguenti, è senz’altro rappresentato dalla fine della divisione materiale della Germania con quel muro che, nel bene e nel male, era diventato un vero e proprio simbolo spartiacque: di là il bene, di qua il male.
Un fatto epocale!. Eppure in questi giorni, nel ricordare l’evento, è mancata, ancora una volta, la necessaria obiettività nella sua descrizione.
Quasi tutti – giornali e televisione – hanno parlato di “caduta del muro di Berlino”. No, il muro non è caduto! Era ancora integro e nessuna alluvione aveva minato le sua fondamenta!
Il “muro di Berlino” fu abbattuto dal desiderio di libertà di milioni di persone  che volevano tornare ad essere libere.
Il desiderio di libertà fu la molla che guidò coloro che quel muro abbatterono.
Quindi  “abbattuto” e non  “caduto”. Usiamo la parola giusta, perché dietro ogni parola c’è una storia.


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