mercoledì 31 dicembre 2014

                                      NON  DI  SOLO  PANE…..
7. Ero disoccupato, e avete elaborato le borse lavoro.
8. Ero tossico, e avete legalizzato le droghe.
(don Antonio Mazzi)

(segue)

martedì 30 dicembre 2014

                                               NON  DI   SOLO  PANE…
5. Cercavo casa, e avete aperto il mezzanino del metrò.
6. Ero nudo, e avete moltiplicato le sfilate di moda.
(don Antonio Mazzi)

(segue)

domenica 28 dicembre 2014

                                                   NON  DI  SOLO  PANE….

3. Avevo sete, e avete prodotto 250 milioni di bottiglie di spumante.
4. Ero pazzo, e avete chiuso gli ospedali psichiatrici.
    (don Antonio Mazzi)

    (segue)
                                                      NON  DI  SOLO  PANE
1.     Avevo fame, e avete inventato le tavole rotonde.
2.     Ero  vecchio, e avete tagliato le pensioni.  
(don Antonio Mazzi)
(segue) 


venerdì 26 dicembre 2014

L’ITALIA: UN PAESE OSTAGGIO DI LEGGI, DECRETI, REGOLAMENTI, ORDINANZE…
PROPOSTA  MINIMA PER UNA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE PIU’ EFFICIENTE: MENO NORME E PIU’ BUON SENSO.
                                                         P E R C H E’                          

Quando il legislatore pretende di disciplinare dettagliatamente ogni segmento dell’agire umano, le norme si espandono, in molti casi, come acque alluvionali che, dopo aver rotto gli argini, allagano anche quelle superfici che avrebbero invece dovuto beneficare e rendere fertili.

domenica 21 dicembre 2014

              RAME, ROM, MAGISTRATURA, DANTE E IL BORDELLO ITALIA.

On. Straccio: collega Cencio…
On. Cencio: dimmi.
On. Straccio: come mai, tu che veneto non sei, stai leggendo con così tanta attenzione Il Gazzettino?
On. Cencio: vedi… scrive il Gazzettino che i Carabinieri del Comando di Vicenza hanno sequestrato,  durante un blitz in un campo nomadi, sei quintali di rame.
On. Straccio: sei quintali di rame! Una quantità che non si giustifica per una persona che imprenditore del settore non è!
On. Cencio: eppure il Tribunale del riesame ha deciso che i sei quintali di rame vadano restituiti ai nomadi perché,  “non è stato possibile dimostrare che fosse opera di furto o di altra provenienza illecita”.
On. Straccio: passano gli anni e più mi accorgo, caro collega, dell’attualità del poeta Dante quando dice:
“ahi serva Italia, di dolore ostello,
nave senza nocchiere in gran tempesta,
non donna di province ma bordello!”

On. Cencio: permettimi di aggiungere, parafrasando il Vangelo, “scagli la prima pietra chi, a tutti i livelli e funzioni, non ha contribuito a rendere un bordello la nostra amata Italia”.

giovedì 11 dicembre 2014

                         MAFIA CAPITALE: ECHI DAL PARLAMENTO
On. Straccio: collega Cencio….è da giorni che mi sto chiedendo…
On. Cencio: che cosa?
On. Straccio: ma le sacre oche che dovevano difendere il Campidoglio c’erano? E se c’erano cosa facevano?
On. Cencio: mi risulta che fossero presenti !
On. Straccio: come mai allora è successo tutto quello  che sta venendo fuori con l’indagine della Procura di Roma?

On. Cencio: Semplice! Anche loro erano momentaneamente assenti perché  invitate a pranzo.

martedì 9 dicembre 2014

MAFIA CAPITALE:  QUANDO LA POLITICA ALL’AMATRICIANA SA  TRASMETTERE ANCHE  ALLEGRIA

Questa notte ho sognato di trovarmi a Roma,  in Via del Nazareno, nei pressi della sede del Partito Democratico.  C’era, sarà stato il clima natalizio,  tanto entusiasmo e un coro abbastanza numeroso che, sulla melodia di una nota e famosa canzone  (Non c’è più niente da fare) dell’artista romano  Bobby Solo, cantava trasmettendo tanta allegria ai presenti.

Matteo…….
Non c’è più niente da fare!!!!
E’ stato bello sognare
Un nuovo grande partito
E un felice futuro
Da vivere insieme… 
Per lunghi anni con te.

E domani invece  troverò una tassa in più.
E domani forse  la benzina aumenterà .
E so già…
Che per me…
Niente mai… cambierà….
Esodato… a vita rimarrò…..

Non c’è più niente da fare…
Non ho più niente da dire…
…………………………..
Mia moglie, sentendomi cantare, mi ha svegliato sul più bello dicendomi di alzarmi per andare in posta a pagare la T.A.S.I. e la T.A.R.I. e dall’amministratore la rata straordinaria del condominio.


Svegliatomi ho trascritto il testo della canzone nella versione cantata dal coro romano, ovviamente fino a quando non sono stato svegliato da mia moglie.

domenica 7 dicembre 2014

                        QUANDO  L’IMMIGRATO  E’  UNA “RISORSA”
Ludovico: cari amici…incomincio a capire!
Marco: che cosa?
Ludovico: a che cosa e a chi giova la presenza di tanti Rom e immigrati nelle nostre Città.
Marco: cosa vuoi dire?
Ludovico: da tempo, anche qui, in questo Circolo, quando esprimevo le mie perplessità sulla politica italiana in tema di immigrazione mi si rispondeva  che “non capivo”.
Marco: il tema, in effetti, è molto complesso!
Ludovico: invece, caro Marco e amici tutti, è molto più chiaro di quanto si potesse pensare!  Quando sentite dire che “l’immigrato è una risorsa”, pensate un po’ allo “scandalo romano” e capirete chi è il vero beneficiario di  queste immense risorse finanziarie che il Governo toglie a noi  cittadini con atti che non di rado sono “vere e proprie rapine” a carico di gente onesta cui manca, non di rado, il necessario.
Renzo: Ludovico ha ragione! Pensiamo ai disoccupati e agli esodati costretti a pagare T.A.R.I., T.A.S.I., I.M.U. e poi continuate in questo elenco.
Giacomo:  caro Marco siamo amici dall’infanzia;  siamo cresciuti e politicamente non sempre la pensiamo allo stesso modo.  Consentimi comunque  che ti dica: forse è arrivato il tempo di guardare il cielo con occhi diversi.

(dai dibattiti al Circolo della Concordia)

sabato 6 dicembre 2014

                                  ROMA:  QUANDO IL GATTO E IL TOPO…..
Marco: cosa siamo costretti a leggere!
Ennio: cosa stai leggendo?
Marco: del sacco di Roma”!
Luigi: che tragedia! L’immagine della nostra Capitale infangata da gente priva di scrupoli!
Ludovico: ma le oche che dovevano difendere il Campidoglio dov’erano?
Giacomo: la tragedia, amici miei, è rappresentata dal fatto che in tutta questa vicenda, per quanto finora emerso, non c’è niente di nobile e ancor meno di ideologico.
Alessio: è drammatico il fatto che rappresentanti di Partiti che hanno attraversato la prima e la seconda Repubblica, pur cambiando nome per farci dimenticare le loro ruberie, continuino a  comportarsi calpestando le più elementari regole morali.
Giacomo: Prof. Vezio….a Lei, oggi particolarmente assorto nei suoi pensieri, la parola. Cosa ne pensa di  questa ennesima vicenda non proprio edificante?.
Vezio: amici… innanzi tutto un “bravo a Ludovico”. Non dimentichiamo che:
Roma è in Italia!
I Partiti, i cui rappresentanti siedono nell’Assise Capitolina, sono presenti anche in Parlamento.
In definitiva, amici miei, nulla di nuovo; solo che questa volta la vittima designata è la Città Eterna.
 E’ la storia che ancora una volta si ripete! Permettetemi sintetizzare quando accaduto a Roma  ricordando  il vecchio proverbio tanto caro ai nostri avi: “quando il gatto e il topo trovano l’accordo il norcino è rovinato”.

(Dai dialoghi svolti al Circolo della Concordia)

giovedì 4 dicembre 2014

PROMEMORIA PER I RESPONSABILI DI COOPERATIVE “SOCIALI” DI OGNII COLORE
                                         “I poveri non possono diventare occasione di guadagni”

                                          (Papa Francesco)

mercoledì 3 dicembre 2014

                  SITUAZIONE LAPARENZIANA DI UN PAESE IN CRISI

Valerio: cosa sta succedendo al nostro Paese?  C’è da preoccuparsi seriamente!
Federico: cosa stai leggendo di così allarmante?
Valerio: gli indicatori economici ci parlano di un Paese in crisi profonda: disoccupazione che non accenna a diminuire, crollo dei consumi anche alimentari, debito pubblico in aumento.
Luigi: ecco perché molti commentatori economici parlano di “crisi nera”, nonostante che al Governo ci sia Renzi.
Franco: caro Luigi… la tua affermazione è del tutto  laparenziana, ma così laparenziana, che più laparenziana non si può! 

(Dai dibattiti al Circolo della Concordia)