sabato 31 gennaio 2015

IL MINISTRO ALFANO S’E’ RECATO A CANOSSA E HA SALVATO LA POLTRONA.

On. Straccio: collega Cencio….che ne dici?
On. Cencio: di che cosa?
On. Straccio: delle giravolte del Ministro Angelino Alfano  nell’elezione del Presidente della Repubblica.
On. Cencio: dici bene quando parli di “giravolte”! Vedi…
On. Straccio: che cosa?

On. Cencio: Alfano, essendosi alla fine allineato alle “indicazioni” di Renzi di cui – è bene ricordarlo – è Ministro e ai “consigli” impartitigli dall’ex Presidente Napolitano, s’è di fatto recato a Canossa e così ha salvato la sua poltrona.  

CON L’ELEZIONE DI MATTARELLA PROSEGUE LA ROTTAMAZIONE DEL VECCHIO APPARATO COMUNISTA.
On. Straccio: collega Cencio… che ne dici?
On. Cencio: di che cosa?
On: Straccio: dell’elezione, voluta da Renzi,  di Mattarella a Presidente della Repubblica.
On. Cencio: è una proposta, questa di Renzi,  che mette in tutta evidenza le contraddizioni della politica. Vedi….
On. Straccio: che cosa?
On. Cencio: se l’elezione di Mattarella da una parte “compatta il Partito Democratico” quale erede del vecchio Partito comunista italiano, dall’altra però “certifica la fine, almeno, a livello istituzionale” di una lunga fase storica dominata dal Partito comunista. Vedi…
On. Straccio: prosegui.

On. Cencio:  questa elezione costituisce  la prosecuzione di quell’operazione di “rottamazione del vecchio apparato comunista” iniziata da Renzi.

lunedì 26 gennaio 2015

LEGGE FORNERO/MONTI: LA BOCCIATURA DEL REFERENDUM ABROGATIVO E’ UNA DECISIONE CHE RIAPRE FERITE NON ANCORA RIMARGINATE..

Ludovico: cari amici…che ne dite della decisione della Corte Costituzionale?
Vanni: a quale decisione ti riferisci?
Ludovico: alla decisone con la quale la Corte ha respinto la richiesta di referendum per abrogare la “legge Fornero/Monti” che ha creato in una notte la “figura degli esodati”, gente cioè senza stipendio e senza pensione.
Alessio: non possiamo non sottolineare che si tratta di persone che, in molti casi, avevano già maturato 37-38 anni di versamenti contributivi.
Rodolfo: da non dimenticare, amici miei, che gli accordi sino a quel momento sottoscritti erano del tutto regolari; anche perché firmati alla presenza dell’Ispettorato del lavoro e che la legge Fornero/Monti ha operato, quindi, con valore retroattivo disapplicando anche il principio della “certezza del diritto”.
Ennio: una legge emanata quando oramai mancavano pochi giorni per la concreta applicazione di questi accordi: non dimentichiamo che gli esodati sarebbero andati in pensione a gennaio 2012!
Giacomo: conosco non pochi esodati che hanno sottoscritto la richiesta di referendum nella speranza che la cancellazione di questa deprecabile norma li potesse liberare da quest’incubo che stanno vivendo dal novembre 2011.
Remo: mi confidava un esodato che tutti i suoi amici con l’introduzione di questa legge si considerano come  “privati di un pezzo della loro vita”.
Giacomo: prof….a lei la parola.
Vezio: la decisione della Consulta sulla legge Fornero/Monti? E’ una decisone che riapre  ferite non ancora del tutto rimarginate. È un passato recente che, sebbene opportunamente rivisto e aggiornato, ritorna in tutta la sua drammatica attualità.
Alessio: ci spieghi meglio.
Vezio: la Consulta, impedendo lo svolgimento del referendum abrogativo, è come se avesse negato:
l’acqua all’assetato;
il pane all’affamato.
Potremmo anche dire che la Consulta con la sua decisione è come se avesse rubato:
la stampella a Enrico Toti.
 (dai dialoghi svolti al Circolo della Concordia)
gcastronovo.blogspot.it

Giuseppe Castronovo

martedì 20 gennaio 2015

 LEGGE FORNERO E DECISIONE DELLA CORTE COSTITUZIONALE

La Corte costituzionale sostiene da tempo che una legge è incostituzionale quando è priva di ragionevolezza.
La Corte costituzionale ha bocciato la richiesta di referendum, promossa dalla Lega e sottoscritta da oltre 600.000 elettori, per abrogare la “legge Fornero”.

Questa decisione vuol dire quantomeno che la legge Fornero è ragionevole.

                                                      DOMANDA


                     E’ RAGIONEVOLE LA PRESENZA DEGLI ESODATI?

domenica 18 gennaio 2015

                               SE  LO  DICE  L’EX  MINISTRO  BASSANINI!!
                                                  R E G I O N I
“Venti Regioni sono troppe. Guardate la Francia: è più grande di noi e sta riducendole sue Regioni da 21 a 12”.
                                                         C O M U N I
“Bisogno semplificare anche i Comuni. 8.000 è un numero folle. Molti andrebbero accorpati.

Presidente Renzi anche questa è non solo spending review”, ma un ammodernamento dell’assetto istituzionale del nostro Paese.

lunedì 12 gennaio 2015

SPESE PAZZE: OVVERO QUANDO L’ELEZIONE A CONSIGLIERE REGIONALE TRASFORMA LE PERSONE DA PURISSIMI CRISTALLI IN GOCCE DI FANGO.

Ludovico: che delusione la classe politica che governa le nostre Regioni!  E’ proprio vero che la politica, senza la moralità, sconfina nel carrierismo, se va bene, e nella corruzione se va male.
Marco: a che proposito dici questo?
Alessio: tu solo, caro Marco, sei così all’oscuro da non sapere  ciò che succede nelle nostre Regioni? Cioè del modo scandaloso in cui viene sprecato il denaro pubblico?
Ludovico: Alessio ha intuito bene il mio pensiero. Intendevo rifermi, infatti, alle cosi dette “spese pazze”  sostenute dai Consiglieri regionali che sono state portate alla luce dalle indagini condotte dall’autorità giudiziaria.
Franco: spese che stanno seriamente compromettendo l’autorevolezza della stessa istituzione regionale.
Luigi: amici… il nostro amico Franco ha ragione! Non a caso alle recenti elezioni regionali svoltesi in Emilia Romagna e in Calabria s’è recata al seggio meno del 50% degli aventi diritto. Fa specie poi sapere che lo scandalo ha coinvolto, in Liguria,  quasi tutti i componenti del gruppo consiliare regionale dell’Italia dei Valori, il Partito fondato dall’ex Pubblico Ministero Antonio di Pietro. Un Partito  che, lo ricorderete anche voi, fin dalla sua nascita  venne osannato quale esempio di legalità e portatore  di  moralità.
Renzo: uno scandalo che è diventato anche accattivante da un punto di vista giornalistico: non possiamo non ricordare il titolo “mutande pazze”, riferito cioè alla biancheria intima acquistata proprio con i soldi del finanziamento ai gruppi consiliari della Regione Liguria.
Ennio: non ci sono, ovviamente, stando alle cronache giornalistiche, solo “mutande pazze al color pesto alla genovese”.  Abbiamo, stando agli atti delle varie inchieste,  anche pranzi, soggiorni alle terme, un reggiseno “Pusch up”, spese che riguardano il menage familiare quali quelle sostenute per il matrimonio dei figli…..
Renato: le mutande, però, sono diventate, per la Liguria,  la bandiera simbolo di questo scandaloso spreco di denaro pubblico.
Rodolfo: ma che ci azzeccano, per dirla alla Di Pietro, questi acquisti con il ruolo rivestito dagli acquirenti? E’ forse questa la nuova etica della nuova classe politica italiana?
Giacomo: questo scandalo è senz’altro lo spaccato   di un sistema politico che non funziona più come sarebbe, invece, giusto che funzionasse. Questo scandalo è la cartina di tornasole di una classe politica che oramai ha screditato l’intero sistema democratico del nostro Paese così faticosamente costruito.
Ennio: sono pezzi di una realtà più complessa e difficile da decifrare. E siccome si tratta di un ciclone che ha investito tutte le Regioni – bianche, rosse o verdi che siano – ci potrebbe essere il rischio di una generalizzata disaffezione verso l’istituzione regionale.
Polifemo: se le cose stanno così non ci resta che affidarci al buon Dio nella speranza che almeno lui, una volta tanto, abbia un occhio di riguardo verso il nostro Paese.
Giacomo: prof. Vezio….  dopo aver ascoltato le nostre riflessioni, intervenga anche lei esponendoci, alla luce della sua esperienza, il suo pensiero.
Vezio: amici… questo scandalo, per il fatto di avere coinvolto tutte le Regioni, costituisce un autentico grande codice capace di offrire una seria e attendibile chiave di lettura sia per interpretare correttamente l’intera vicenda, sia per comprendere lo spirito con cui oggi molte persone decidono di dedicarsi alla gestione della cosa pubblica. Ebbene, devo confessarvi che a volte, in primavera nel mio ritiro in campagna, mi diverto ad ammirare i temporali….
Ludovico: prof…. cosa c’è da ammirare?
Vezio: osservo le gocce di pioggia quando ancora sospese in aria, se attraversate dai raggi solari, sembrano altrettanti splendidi cristalli, di una purezza incontaminata. E poi…
Giacomo: e poi… che cosa?
Vezio: osservo come rimangano nello splendore della  loro purissima cristallinità finché  non toccano terra. Poi, non appena  vengono a contatto con la terra, diventano gocce di fango. Comprendete che mutazione in pochi attimi? Da purissime e incontaminate gocce d’acqua in luride gocce di fango!
Ludovico: prof. ci spieghi meglio la sua metafora.
Vezio: vediamo se riesco ad esplicitare in modo semplice e lineare il mio pensiero. Voi avete descritto cosa è avvenuto nelle nostre Regioni; avete, cioè, descritto i misfatti perpetrati dai Consiglieri regionali. Ebbene, questi erano persone che, prima di essere eletti alla carica di Consigliere, venivano considerate persone sagge e quindi stimate perché ritenute persone integerrime. Eppure, una volta varcate le Aule dei Consigli regionali, si sono trasformate - stando alle indagini in corso,  è doveroso puntualizzare che in molti casi le indagini sono ancora in corso -, in persone che hanno poi tradito così clamorosamente  la fiducia che gli elettori avevano riposto in loro, così da perdere la loro purissima cristallinità (leggete: integrità morale) e trasformarsi in gocce di fango (leggete: traditori della fiducia in loro riposta). Perché, vedete….
Giacomo: che cosa?
Vezio: la politica quasi sempre ha questo di magico: trasforma in profondità l’animo, e purtroppo non sempre in meglio,  di quasi tutti coloro che intraprendono la carriera politica.
Giacomo: prof…lei ci ha insegnato che sovente nei dettagli si nascondono verità profonde. Ebbene, ci spieghi perché dice “quasi tutti” e non tutti?
Vezio: Giacomo hai ragione! Integro il mio pensiero. Vedete…., nel corso della mia osservazione ho notato che alcune gocce - poche in verità - non arrivano a terra  ma si fermano sui rami degli alberi dove continuano a brillare della loro cristallina lucentezza, finché non evaporano. Queste, e solo queste, sono gocce privilegiate che, non arrivando a terra, giammai  si trasformeranno in gocce di fango. Capirete che durante un temporale, questo da me descritto, è un privilegio riservato a una piccolissima percentuale di gocce d’acqua, mentre la stragrande maggioranza arriverà a terra trasformandosi in  gocce di fango. Altrettanto avviene in politica dove sono pochi i privilegiati destinati a non subire questa mutazione mentre tutto il resto appartiene alla categoria di quei politici la cui reputazione è stata deturpata dalla  macchia delle spese pazze.
(Dai dialoghi svolti al Circolo della Concordia)
gcastronovo.blogspot.it                      

Giuseppe Castronovo                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                  

venerdì 2 gennaio 2015

                         QUANDO I MURI SOSTITUISCONO LA LAVAGNA
Ludovico: i messaggi sui muri sono una nuova realtà delle nostre città.
Alessio: direi…un nuovo e più semplice modo di comunicare.
Ennio: ho notato che i muri sono diventati anche la lavagna all’aperto per i maestri di strada.
Luigi: cosa vuoi dire?
Ennio: qualche giorno fa leggevo il messaggio di un pacifista che così si esprimeva:
                       “ABBASSO LA GUERRA, LODIO NON SERVE” f.to Fabio
e sotto la risposta del Maestro di strada:

                      caro Fabio,     “MA L’APOSTROFO SI”     f.to il tuo maestro

giovedì 1 gennaio 2015

                                       RIFLESSIONE DI CAPODANNO
Ogni anno si apre con degli interrogativi: cosa ci porterà? Che sarà?
Ma fortunatamente l’essere umano è dotato di due grandi virtù che si chiamano

FEDE e SPERANZA.  BUON 2015:  I SOGNI POSSANO DIVENTARE REALTA’