RIFORME ISTITUZIONALI: BASTA
TATTICISMI
Romano: amici…devo confessarvi
che, in tema di riforme istituzionali, il nostro Presidente Renzi ogni giorno
che passa mi convince sempre meno.
Totò: come mai?
Romano: non avete visto?
Ennio: che cosa?
Romano: la riforma
elettorale, dal momento che per
Renzi si sta facendo sempre più una
strada in salita, è diventata una merce
di scambio addirittura all’interno del suo stesso partito. Circolano infatti
voci insistenti che sia intenzionato a rinunciare addirittura all’originaria
proposta di riforma del Senato non elettivo pur di portare a casa la riforma
della legge elettorale tenacemente contestata dalla minoranza del Partito
Democratico capitanata dall’ex segretario Bersani.
Giacomo: in effetti, se la
riforma del Senato proposta da Renzi,
venne definita “figlia di una visione strategica da non
mercanteggiare in nessun modo”, mi risulta incomprensibile come adesso
possa diventare oggetto di scambio con la legge elettorale!
Ennio: tatticismo puro! Mi dispiace dirlo, ma forse le riforme
prospettate mirano solo a consolidare una posizione di potere del Presidente
Renzi, di chi gli sta dietro e di qualcuno dei cosiddetti “rottamatori”e
poco all’interesse del Paese.
Giacomo: questa nuova proposta, in effetti, proietta
molte ombre e poche luci sulla reale volontà di Renzi di riformare le nostre
istituzioni. Prof. Vezio lei cosa ne dice?
Vezio: per riscrivere la
Costituzione del 1948 e adeguarla alle attuali esigenze del nostro Paese, a Renzi non basterà la sola furbizia. Egli, il nostro Presidente, s’è dimostrato
finora molto abile nell’alternare
settimanalmente i suoi interlocutori e presentare loro carte di volta in volta
differenti e sparigliate. Ma chiedo a me e a voi: “l’approvazione
della riforma della nostra Carta Costituzionale può poggiare quasi
esclusivamente su tatticismi del genere”?
(dai dialoghi svolti al Circolo della
Concordia)
gcastronovo.blogspot.it
Nessun commento:
Posta un commento