RICORDANDO LA PRIMA GUERRA MONDIALE E I
SUOI EROI
Il
Piave mormorava
calmo
e placido, al passaggio
dei
primi fanti, il ventiquattro maggio;
l’esercito marciava
per
raggiunge la frontiera
per far contro il nemico una barriera…
Muti
passaron quella notte i fanti:
tacere bisognava, e andare avanti!
S’udiva intanto dalle amate sponde,
sommerso e lieve il tripudiar dell’onde.
Era un
presagio dolce e lusinghiero,
il Piave mormorò:
“Non
passa lo straniero!”
E. A.
Mario
gcastronovo.blogspot.it
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