lunedì 8 giugno 2015

    E SE LA VITTORIA DI DE LUCA SI RIVELASSE UNA “VITTORIA DI PIRRO”?

Ludovico: amici…che ne dite degli sviluppi della “vicenda De Luca” ?
Rodolfo: ci sono novità?
Ludovico: si, eccome! Sto proprio leggendo le ultime dichiarazioni rilasciate dall’ex Sindaco di Salerno il quale, dopo l’incontro con Renzi a Palazzo Chigi, dichiara che – leggo testuale dal Corriere della Sera – “…avremo un vicepresidente che vi farà sognare, ma non sognerete molto, starò sempre io lì. Chi vince  governa”.
Giacomo: quanto poco rispetto noto nelle parole di De Luca verso la  “ Legge Severino”; una legge voluta dalle forze politiche per tenere lontano dalla gestione della cosa pubblica chi è stato già condannato come nel caso di De Luca.
Aristotele: se pensiamo che trattasi di parole proferite da un uomo delle istituzioni già condannato, non possiamo non trovarle scandalose e pericolose. Che significa quel “starò sempre io lì”?
Giacomo: ve lo dico io, amici miei, cosa significa: De Luca e Renzi stanno, da troppi giorni, sbeffeggiando il Parlamento che questa legge ha approvato. Prof. Vezio…sbaglio? Cosa ne pensa?
Vezio: il nostro Presidente Renzi che è anche Segretario del Partito Democratico, candidando De Luca in Campania, un candidato già condannato - e  questo è bene precisarlo -, ha minato gravemente la già debilitata credibilità delle Istituzioni e dello stesso Partito Democratico.
Renzi e De Luca hanno affrontato il tema con molta leggerezza pensando da subito di aggirare la legge Severino, interpretandola in modo da assicurare a De Luca la permanenza al governo della Regione Campania, anche a costo di  disattendere la sostanziale novità di questa  Legge secondo cui i condannati non possono amministrare la cosa pubblica.
Franco: c’è da rimanere esterrefatti dinnanzi a comportamenti così incomprensibili da parte di chi deve essere  esempio di legalità!
Vezio: l’amico Franco ha ragione: il Partito Democratico e i suoi alleati in quest’occasione hanno buttato alle ortiche ogni profilo di coerenza politica. E questo era il minimo che si potesse chiedere a chi ha responsabilità di governo. Una mancanza di coerenza che potrebbe fare della vittoria di De Luca una “vittoria di Pirro” che potrebbe destabilizzare l’opinione di chi finora s’è recato ancora a votare e che potrebbe, in presenza di simili comportamenti, non farlo più.
Rodolfo: prof. non le sembrano, le sue, dichiarazioni un po’ spinte e non in linea con il suo abituale modo di esporre il suo pensiero?
Vezio: no caro Rodolfo, ma risente di quell’impostazione di pensiero  secondo cui il diritto si risolve nella creazione di norme giuridiche, intese come prescrizioni esplicite con precisi e puntuali contenuti di comportamento, da parte di un’autorità capace di farle osservare con il ricorso, se necessario,  anche di una sanzione. Ora se è lo stesso Renzi, Presidente del Consiglio, a non rispettare le leggi vigenti c’è poco da stare allegri.
(dai dibattiti svolti al Circolo della Concordia)

gcastronovo.blogspot.it 

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