QUANDO ARRIVA
IL TEMPO DELLE MANCE
Romano:
amici miei… non so quale sia il grado di
spregiudicatezza tollerabile nell’azione di
un politico perché possa essere definita giusta dose.
Franco:
come mai sta riflessione?
Romano:
noto come il nostro Presidente del Consiglio Renzi non perda occasione per promettere qualcosa o
dare qualche “mancia”
all’avvicinarsi delle scadenze
elettorali, nella speranza ovvia di essere ricambiato con il voto.
Giacomo:
giusta osservazione la tua! Purtroppo la dice lunga del basso livello di
considerazione che Renzi ha di noi elettori. Non solo! A dire il vero ho sempre ritenuto
che simili operazioni
trasformassero il voto da pura espressione di partecipazione democratica
alla vita pubblica a mero strumento di scambio di favori.
Vezio:
Vorrei che simili operazioni venissero fatte anche quando non ci sono elezioni
in vista! Ne guadagnerebbe la sua
politica: sarebbe più credibile, più trasparente e più onesta. E di fronte
all’onestà ci potrebbero essere tanti che nel segreto della cabina elettorale potrebbero essere indotti anche a….
Consentitemi
un’altra riflessione: sento parlare di mance, promesse; c’è poco da
meravigliarsi. Anche il Governo Renzi, così come tanti altri che l’hanno
preceduto, vive alla giornata molto più spesso di quanto si creda. Molto spesso
le sue decisioni sono condizionate da esigenze contingenti sono guidate da
considerazioni di breve termine quali possono essere ora le elezioni europee,
ora quelle regionali, fra un mese quelle comunali e poi il referendum e poi e
poi… in una continua ed estenuante rincorsa degli elettori.
(Dai
dibattiti svolti al Circolo della Concordia)
gcastronovo.blogspot.it