giovedì 29 dicembre 2016


I GIOVANI CHE SI TRASFERISCONO ALL’ESTERO NEL PENSIERO DEL MINISTRO POLETTI.
                                               (ECHI DAL PARLAMENTO)

On. Straccio: collega Cencio…
On. Cencio: dimmi….
On. Straccio: potresti dirmi, visto che sei amico del Ministro Poletti, cosa ne pensi della frase, che così tante polemiche sta provocando,  in merito ai giovani che si trasferiscono all’estero in cerca di lavoro?
On. Cencio: il mio amico Poletti ne dice così tante! Ti riferisci a qualcuna in particolare?
On. Straccio: quella che mi ha colpito di più è la seguente:  “conosco gente che è andata via e che è bene che stia dove è andata, perché sicuramente questo Paese non soffrirà a non averli più fra i piedi”.
Rifletti, specialmente sull’ultimo periodo  “non soffrirà a non averli più fra i piedi”.
On. Cencio: che vuoi che ti dica.
On. Straccio: una tua personale riflessione.
On. Cencio: a volte in privato gli ho ricordato, data l’amicizia che ci lega, quel vecchio proverbio che dice “la tua lingua non preceda il pensiero”.
On. Straccio: mi sembra che  non abbia fatto tesoro del tuo consiglio.
On. Cencio: il mio amico Poletti è alquanto loquace e molto spesso dice ciò che non dovrebbe dire. Anzi, se vuoi che ti dica tutta la verità ….
On. Straccio: dimmela pure.
On. Cencio: ….anzi, è solito dire ciò che pensa veramente.

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domenica 11 dicembre 2016


     MIRACOLI DELLA POLITICA ITALIANA: C’E’ANCORA, LAVORA MA NON SI VEDE!
                                         (ECHI DAL PARLAMENTO)

On. Straccio: collega…  è da qualche giorno che mi vado chiedendo….
On. Cencio: dimmi pure.
On. Straccio: ma Renzi c’è ancora o non c’è più.
On. Cencio: a seconda dei punti di vista.
On. Straccio: come? Ma alle ore 0,35 del 5 dicembre, conosciuto l’esito del referendum che vedeva sonoramente bocciata la sua proposta di revisione costituzionale, non era stato perentorio nell’annunciare che si sarebbe dimesso?
 On. Cencio: e allora?
On. Straccio: mi sembra che l’attività renziana  non sia del tutto coerente con l’annuncio. Infatti mentre il Presidente Mattarella al Quirinale fa il giro di consultazioni fra le forze politiche, che fa Renzi?  Da Palazzo Chigi fa le sue consultazioni parallele. Non ti sembra che in tutto ciò ci sia poca coerenza?
On. Cencio: evidentemente ti stanno sfuggendo i miracoli di cui è capace la politica italiana.
On. Straccio: cioè?
On. Cencio: Renzi c’è  ma non si vede.
On. Straccio: vale a dire?
On. Cencio: un Renzi bis senza Renzi!!

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lunedì 5 dicembre 2016


                          DELIA  SCALA,  RENZI E  IL  REFERENDUM
                                   VOCI  DAL  PARLAMENTO

On. Straccio: collega Cencio, sai che….
On. Cencio: dimmi pure.
On. Straccio: circolano voci a Palazzo Chigi che il nostro Presidente del Consiglio Renzi negli ultimi giorni di frenetica campagna elettorale a  sostegno della sua riforma costituzionale abbia fatto visita anche a Delia Scala.
On. Cencio: a Delia Scala? Per dirle cosa?
On. Straccio: Le avrebbe chiesto di convincere i suoi amici, conoscenti e colleghi a votare  “SI”.
On. Cencio: e lei cosa gli ha risposto?
On. Straccio: E ‘NNO,  E ’NNO, E ‘NNO!!!

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domenica 4 dicembre 2016

                   REFERENDUM COSTITUZIONALE 2016
E’ STATO SCONFITTO L’RRESPONSABILE AVVENTURISMO DI RENZI E DELLA SUA MAGGIORANZA

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              REFERENDUM COSTITUZIONALE 2016: PRIMI EXIT POLL
                                          COSA CI INSEGNANO?


E’ SALVO LO SPAZIO DELLA DEMOCRAZIA PARTECIPATIVA DIRETTA CUSTODITO NELLA CARTA COSTITUZIONALE DEL 1948!!!

venerdì 2 dicembre 2016


RIFORMA COSTITUZIONALE RENZIANA: RIDUCE LO SPAZIO DELLA DEMOCRAZIA PARTECIPATIVA DIRETTA.
Renzo:  amici…..finalmente ci siamo!  La campagna elettorale per la riforma costituzionale di Renzi è finalmente – e sottolineo finalmente -arrivata alle ultime battute.
Giacomo: mi piace che tu utilizzi l’avverbio “finalmente”. Prof. Vezio qual è il punto per il quale questa riforma va secondo lei ricordata?
Vezio:  toglie agli elettori la scheda elettorale per l’elezione dei Senatori.  E questo significa che la riforma di Renzi  riduce lo spazio della democrazia partecipativa diretta”.
Alessio: può spiegarci meglio  questa affermazione?
Vezio: l’aspetto più scandaloso di questa modifica è che ad uscirne ammaccato è l’articolo uno della Costituzione il quale dispone che  “la sovranità appartiene al popolo”.  La riforma renziana  - è bene ricordarlo - trasferisce il luogo in cui si svolge l’elezione dei Senatori dalle aule scolastiche dove eravamo abituati a ricevere due schede ( una per la Camera e una per il Senato) alle aule dei Consigli regionali.
Se viene confermata la riforma renziana  d’ora in avanti saranno i Consiglieri regionali e non più noi cittadini elettori ad eleggere i Senatori.
Ma c’è un altro aspetto che meriterebbe maggiore riflessione. Un aspetto  che in campagna elettorale è stato ignorato perché costituisce una vera e propria offesa all’autonomia del potere legislativo e dell’indipendenza dei Parlamentari.
Non potete non ricordare che i Senatori del Partito Democratico Vannino Chiti  e  Corradino Mineo che nella Commissione affari costituzionali del Senato si opponevano allo spossessamento di noi elettori del diritto di eleggere i Senatori vennero su ordine dello stesso Renzi sostituiti con altri due Senatori che votarono nel rispetto della volontà renziana. 
Per non parlare della finta soppressione delle Province. Finora la vera riforma consiste nell’aver sottratto, anche questa volta, la scheda elettorale a noi elettori.  Di questo parleremo un altro giorno.
(Dai dibattiti svolti al Circolo della Concordia)

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