domenica 31 luglio 2016

OCCHI
Vorrei dimenticare il giorno in cui
 i miei occhi incontrarono i tuoi.

Vorrei dimenticare ma non posso.

Nei tuoi occhi vedo ancora
il sentiero che unisce cielo e terra.


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domenica 17 luglio 2016

                                           GUERRE: OGNI EPOCA HA LE SUE ARMI

Romano: amici… la nostra vita, e in definitiva la nostra storia, è un continuo e inarrestabile progresso che si riflette anche sul modo in cui vengono gestite le guerre tra i popoli.
Totò: come mai questa riflessione?
Romano: sto pensando al camion di Nizza che, dichiarato carico di gelati,  è stato autorizzato ad accedere sul lungomare di Nizza  dove ha provocato una strage di adulti e bambini festanti .
Ludovico: come mai parli di progresso dinnanzi ad una strage?
Romano: vedete….
Marco: che cosa?
Romano: parlo di progresso nel senso di capacità dell’uomo di adattare le tecniche e i mezzi da utilizzare  in battaglia adattandoli alle circostanze di tempo e di luogo. In questi giorni sto pensando ad esempio a:
-Annibale, il condottiero cartaginese, nella prima  guerra  punica utilizzò gli elefanti, attraversò le Alpi italo/francesi, scese nella nostra penisola  e sappiamo come finì per Roma;
-i Greci per espugnare, dopo dieci anni di inutili tentativi, la città di Troia, utilizzarono un cavallo di legno; la misero  a ferro e fuoco e la rasero al suolo. E sappiamo come l’eroe troiano Enea divenne l’antesignano dei profughi di guerra che errando  per il Mar Mediterraneo alla fine approdò nelle coste del nostro Paese.
-stavolta per attaccare la città francese Nizza, adeguandosi ai tempi e alla stagione estiva, hanno utilizzato un camion che l’autista/terrorista avrebbe dichiarato, a detta della polizia francese, che  trasportasse gelati.
(Dai dialoghi svolti al Circolo della Concordia)

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giovedì 14 luglio 2016

                                    RIFLESSIONI   SULLA    VITA  (1)
La vita?
 Iniziamo a  comprenderla  se ci voltiamo indietro.

La viviamo se ci proiettiamo in avanti.

venerdì 8 luglio 2016

                                          LE PAROLE DELL’ADDIO
Un altro potrà starti accanto
più di quanto io non abbia
saputo o potuto fare.
Nessun’altro però
t’amerà più di quanto
non t’abbia amata io.

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