GUERRE: OGNI EPOCA HA LE SUE ARMI
Romano: amici… la nostra vita,
e in definitiva la nostra storia, è un continuo e inarrestabile progresso che
si riflette anche sul modo in cui vengono gestite le guerre tra i popoli.
Totò: come mai questa
riflessione?
Romano: sto pensando al camion
di Nizza che, dichiarato carico di gelati,
è stato autorizzato ad accedere sul lungomare di Nizza dove ha provocato una strage di adulti e
bambini festanti .
Ludovico: come mai parli di
progresso dinnanzi ad una strage?
Romano: vedete….
Marco: che cosa?
Romano: parlo di progresso nel
senso di capacità dell’uomo di adattare le tecniche e i mezzi da
utilizzare in battaglia adattandoli alle
circostanze di tempo e di luogo. In questi giorni sto pensando ad esempio a:
-Annibale, il condottiero
cartaginese, nella prima guerra punica utilizzò gli elefanti, attraversò le
Alpi italo/francesi, scese nella nostra penisola e sappiamo come finì per Roma;
-i Greci per espugnare, dopo
dieci anni di inutili tentativi, la città di Troia, utilizzarono un cavallo di
legno; la misero a ferro e fuoco e la
rasero al suolo. E sappiamo come l’eroe troiano Enea divenne l’antesignano dei
profughi di guerra che errando per il
Mar Mediterraneo alla fine approdò nelle coste del nostro Paese.
-stavolta per attaccare la
città francese Nizza, adeguandosi ai tempi e alla stagione estiva, hanno
utilizzato un camion che l’autista/terrorista avrebbe dichiarato, a detta della
polizia francese, che trasportasse
gelati.
(Dai dialoghi svolti al
Circolo della Concordia)
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