IL CANE
DI ALCIBIADE E
IL REFERENDUM DI
RENZI
Totò: amici…più si avvicina il
4 dicembre, fatidica data in cui si svolgerà il Referendum sulla riforma
costituzionale voluta dal Presidente del Consiglio Renzi, mi
riesce difficile comprendere la strategia seguita da Renzi e dai suoi
consiglieri in tutta questa operazione.
Marco: a che
proposito? Potresti spiegarci meglio il
tuo pensiero?
Totò: ovviamente l’oggetto
della mia riflessione è stato la “Riforma costituzionale. Spiego meglio, così come
richiesto dall’amico Marco, il mio
pensiero. Vedete…quando penso agli esodati, cioè a persone che in una notte si sono trovati per anni e
anni senza stipendio e senza pensione, a seguito della Legge Monti/Fornero, mi chiedo perché a Renzi sia mancato
quel piglio decisionista che invece ha sfoderato nell’imporre al Parlamento le
sue modifiche costituzionali lasciando
di fatto ai margini dell’agenda politica il tema esodati.
Ludovico: si tratta, in
effetti, di un vero e proprio dramma che stanno vivendo centinaia di migliaia
di persone. Dobbiamo infatti tenere conto che dietro un esodato quasi sempre
c’è una famiglia; e cioè figli e coniuge, anche loro vittime sacrificali di
quella legge che per il modo in cui è
stata costruita credo di non esagerare nel definirla “infausta”.
Totò: per non parlare del
problema del “debito pubblico” che continua, mese dopo mese, ad
aumentare così pericolosamente da essere diventato un vero e proprio drago capace
di ingoiare tutti i nostri risparmi.
Ennio: e con l’immigrazione,
di fatto fuori controllo, come la
mettiamo?
Romano: per non parlare della deflazione
e della povertà che oramai coinvolge milioni di italiani tra i
quali non pochi appartenenti proprio alla nuova categoria sociale degli esodati
dei quali ci parlava l’amico Totò.
Ambrogio: per non dimenticare
il tema della pressione fiscale. Leggiamo infatti nella relazione che
accompagna il Documento Economico
Finanziario (comunemente chiamato
D.E.F.) che non diminuirà nemmeno nel 2017, essendo rinviata al
2018.
Ennio: vorrei che tutti riflettessimo un po’ di più sul “ problema
immigrati”: più di undicimila sbarchi in quattro giorni sono numeri da non
sottovalutare che devono farci riflettere
sulla gravità del problema.
Franco: io aggiungerei la mancanza di risorse da destinare
agli investimenti senza i quali non c’è crescita. E tutti noi sappiamo che
senza crescita si riduce il P. I. L. e conseguentemente le entrate
fiscali. Tutto ciò potrebbe comportare una difficoltà nel pagare gli interessi
per i prestiti ottenuti.
Vanni: ecco perché il Governo
negli ultimi anni ha drasticamente tagliato i trasferimenti finanziari ai
Comuni i quali per continuare a sopravvivere ora truccano i semafori col risultato di vessare anche gli onesti
automobilisti. Il giallo che dura due/tre secondi ne è l’esempio classico.
Giacomo: quelli evidenziati
dagli amici sono tutti problemi da far tremare i polsi anche al più avveduto
uomo politico. Eppure se Il nostro
Presidente Renzi ha messo al primo posto della sua azione politica proprio la Riforma Costituzionale un
motivo ci sarà. Quale sarà? Prof. Vezio l’altro giorno abbiamo iniziato ad
affrontare questo tema, ma non abbiamo trovato
una risposta a questo interrogativo sulla quale trovare un consenso più o meno
unanime; lei, che sicuramente si sarà fatta un’idea dell’operazione renziana,
ci può illustrare il suo pensiero?
Vezio: vedete amici miei….è da
qualche giorno che sono alla ricerca di precedenti storici capaci di rendere
comprensibile l’operazione renziana . Ebbene l’ho trovata in un personaggio della
Grecia antica di nome Alcibiade.
Alcibiade, vissuto tra il 450
e il 404 a. C. fu protagonista della vita politica e militare ateniese durante
la II^ fase della “guerra del Peloponneso”. Le notizie che abbiamo di lui ci vengono
fornite principalmente dallo scrittore Plutarco che, oltre a descriverlo come politico capace di simulare e
dissimulare, gli attribuisce un’arte tutta particolare nell’accalappiare le
persone, capace, com’era, di cambiamenti più radicali e rapidi di quelli di un camaleonte.
Tra gli episodi capaci di
evidenziare la sua personalità basterà ricordare che una volta mentre teneva un
pubblico comizio la gente rumoreggiava in segno di dissenso per la sua azione
politica. Non riuscendo a calmarla chiede ai suoi consiglieri di portargli sul
palco il suo cane. Persistendo il dissenso chiese che gli portassero anche una
forbice con la quale non esitò a tagliare la coda del cane. Un’azione che
suscitò l’ira dei presenti. Quando i suoi gli chiesero ragione dell’azione, fu
lui che di rimando ribatté chiedendo loro
perché la gente continuasse a
rumoreggiare così tanto, e quando gli risposero che quel taglio era stata
un’azione orribile rispose così: “se la gente è così impegnata a parlare della
coda del mio cane vuol dire che ha smesso di criticare la mia gestione della
cosa pubblica ed era questo il mio obiettivo che, a quanto pare, è stato
pienamente raggiunto. Per quanto riguarda il cane fatelo medicare
immediatamente qui sul palco e riportatelo
a casa” .
La sua azione politica nel
corso della “Guerra del Peloponneso” si caratterizzò per la sua
intrinseca contraddittorietà e spregiudicatezza: in un primo tempo rivolta ad
accrescere la potenza di Atene che non esitò a tradirla in un secondo momento
per favorire la rivale Sparta. Non esitò infine ad allearsi con i Persiani
contro le stesse Sparta e Atene. Un uomo che viene ricordato per aver
illuminato la sua Atene di una luce tanto brillante quanto fatua. Non a caso con la sua azione politica contribuì non poco
a condurre Atene alla rovina e al suo definitivo declino politico e culturale.
Giacomo: prof. Vezio…
visto che Renzi per far
approvare la modifica di ben 47 articoli, nelle centinaia di votazioni svoltesi
nelle due Camere parlamentari, non ha
esitato minimamente ad avvalersi di
decine di maggioranze diverse tra loro;
viste le riflessioni svolte dagli
amici e la sua ricerca, così felicemente azzeccata, di precedenti storici
nell’azione politica del nostro Presidente Renzi;
le chiedo, ricordando la dottrina di Giovan Battista
Vico denominata “Corsi e ricorsi storici”, se possiamo dire che dopo 2400 anni ancora
una volta la storia si ripete.
Vezio: hai detto bene.
(Dai dialoghi svolti al Circolo della Concordia)
gcastronovo.blogspot.it