mercoledì 10 maggio 2017

                               MENO MALE CHE C’E’ IL SENATO!!
         E COSI’ DICENDO RENDONO LA POLITICA PURA IPOCRISIA

Totò: amici…il dibattito aperto dalla stessa maggioranza di Governo dopo l’approvazione, alla Camera dei Deputati, della nuova versione sulla legittima difesa mi disgusta a tal punto da farmi dire che “più parlano e più si dimostrano, ancora una volta, privi di buon senso e della più elementare esigenza di coerenza”. Credetemi, dico a chiare lettere che “sono disgustato”. Ripeto che non voglio entrare nel merito della nuova versione legislativa sulla legittima difesa, ma sul dibattito aperto dalla maggioranza dopo la sua approvazione alla Camera dei Deputati.
Franco: Totò… ho  ascoltato con interesse le tue dichiarazioni e rimango alquanto perplesso perché non mi sembrano in linea con è il tuo solito  stile! Però le condivido.
Giacomo: spiegaci cosa, in particolare,  ti ha spinto a queste tue affermazioni così forti.
Totò: vi spiego brevemente: l’ex Presidente del Consiglio Renzi, rispondendo alle critiche alla nuova legge da parte dei suoi stessi elettori, ha sconfessato il suo stesso Partito e gli alleati alfaniani che tale norma hanno approvato.  Renzi infatti ha detto: inviterò i Senatori a valutare di correggere la legge”.
Altrettanto perplesso, per non dire altro,  mi lasciano le dichiarazioni del Presidente del Senato Grasso, approdato alla politica ufficiale dopo una vita in magistratura.
Giacomo: cosa ha detto?
Totò: leggo le sue dichiarazioni rilasciate al Corriere della Sera -  ce l’ho qui – “diciamo meno male che c’è il Senato, se dobbiamo intervenire su questo tema. Staremo a vedere le proposte di ulteriori modifiche”.
Giacomo: quasi quasi mi vien da dire che anche il Sen. Grasso ha scopiazzato i fans di Berlusconi quando intonavano in coro “MENO MALE CHE SILVIO C’E’”.
Rodolfo: Totò si tratta di dichiarazioni - questo è il mio parere – nelle quali non vedo nulla che possa turbarmi come ha turbato alcuni di voi. Se ci sono dubbi sulla formulazione letterale  di una legge la si cambia! Il Senato c’è proprio per questo.
Giacomo: caro Rodolfo non puoi nasconderti dietro un dito! La verità è che sia Renzi che Grasso si rivolgono al Senato, a “quel Senato” cioè a quel ramo del Parlamento   che volevano abolire perché ritenuto  inutile” Qui, proprio qui,  sta lo scandalo di una classe politica – nel nostro caso della maggioranza – la cui incoerenza non conosce limiti.
Vanni: Prof. Vezio……vedo che oggi ha solamente ascoltato in silenzio le riflessioni dei nostri amici. Ma lei cosa ne pensa?
Vezio: Renzi, il suo Partito e la sua maggioranza per due anni hanno di fatto paralizzato la politica italiana per modificare la Costituzione italiana.  Non c’era dibattito nel quale Renzi e i suoi non proponessero l’abolizione del Senato o, in via subordinata, un drastico ridimensionamento delle sue competenze legislative. Ricordo a tutti noi che in Parlamento si levarono autorevoli  voci che chiedevano espressamente che almeno la materia penale rimanesse tra le competenze legislative da lasciare in capo anche al Senato.
Si sosteneva – e a ragione – che quella penale fosse una materia nella quale un supplemento di riflessione non fosse da considerare tempo perso. Non dimentichiamo, amici miei, che veniva messa in gioco la libertà delle persone. E la libertà di ognuno di noi è un valore così prezioso e inestimabile che il tempo dedicato alla sua tutela giammai dovrà essere considerato “perdita di tempo”.  Richiesta inascoltata!
Ebbene, dopo tanta demagogica campagna contro il Senato da parte della maggioranza che sosteneva l’allora Presidente del Consiglio Renzi, adesso sento proclamare  dal Presidente del Senato Grasso “meno male che c’è il Senato”.
L’auspicato intervento del Senato per modificare il testo approvato alla Camera dei Deputati sulla disciplina della “legittima difesa”  pone una seria ipoteca – almeno per i prossimi trenta/quarant’anni – su una nuova proposta di abolizione del Senato. Non si potrà parlare più di abolizione del Senato, un po’ di coerenza non guasta!
(Dai Dialoghi svolti al Circolo della Concordia)

gcastronovo.blogspot.it

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