MENO MALE CHE C’E’ IL SENATO!!
E COSI’ DICENDO RENDONO LA POLITICA
PURA IPOCRISIA
Totò: amici…il dibattito aperto dalla stessa maggioranza
di Governo dopo l’approvazione, alla Camera dei Deputati, della nuova versione
sulla legittima difesa mi disgusta a
tal punto da farmi dire che “più parlano e più si dimostrano, ancora una
volta, privi di buon senso e della più elementare esigenza di coerenza”.
Credetemi, dico a chiare lettere che “sono
disgustato”. Ripeto che non voglio entrare nel merito della nuova versione
legislativa sulla legittima difesa, ma sul dibattito aperto dalla maggioranza
dopo la sua approvazione alla Camera dei Deputati.
Franco: Totò… ho
ascoltato con interesse le tue dichiarazioni e rimango alquanto
perplesso perché non mi sembrano in linea con è il tuo solito stile! Però le condivido.
Giacomo: spiegaci cosa, in particolare, ti ha spinto a queste tue affermazioni così
forti.
Totò: vi spiego brevemente: l’ex Presidente del Consiglio
Renzi, rispondendo alle critiche alla nuova legge da parte dei suoi stessi
elettori, ha sconfessato il suo stesso
Partito e gli alleati alfaniani che tale norma hanno approvato. Renzi infatti ha detto: “inviterò i Senatori a valutare
di correggere la legge”.
Altrettanto perplesso, per non dire altro, mi
lasciano le dichiarazioni del Presidente del Senato Grasso, approdato alla
politica ufficiale dopo una vita in magistratura.
Giacomo: cosa ha detto?
Totò: leggo le sue dichiarazioni rilasciate al Corriere
della Sera - ce l’ho qui – “diciamo
meno male che c’è il Senato, se dobbiamo intervenire su questo tema. Staremo a
vedere le proposte di ulteriori modifiche”.
Giacomo: quasi quasi mi vien da dire che anche il Sen.
Grasso ha scopiazzato i fans di Berlusconi quando intonavano in coro “MENO
MALE CHE SILVIO C’E’”.
Rodolfo: Totò si tratta di dichiarazioni - questo è il
mio parere – nelle quali non vedo nulla che possa turbarmi come ha turbato
alcuni di voi. Se ci sono dubbi sulla formulazione letterale di una legge la si cambia! Il Senato c’è
proprio per questo.
Giacomo: caro Rodolfo non puoi nasconderti dietro un
dito! La verità è che sia Renzi che Grasso si rivolgono al Senato, a “quel
Senato” cioè a quel ramo del Parlamento che
volevano abolire perché ritenuto inutile”
Qui, proprio qui, sta lo
scandalo di una classe politica – nel nostro caso della maggioranza – la
cui incoerenza non conosce limiti.
Vanni: Prof. Vezio……vedo che oggi ha solamente ascoltato
in silenzio le riflessioni dei nostri amici. Ma lei cosa ne pensa?
Vezio: Renzi, il suo Partito e la sua maggioranza per due
anni hanno di fatto paralizzato la politica italiana per modificare la
Costituzione italiana. Non c’era
dibattito nel quale Renzi e i suoi non proponessero l’abolizione del Senato o,
in via subordinata, un drastico ridimensionamento delle sue competenze
legislative. Ricordo a tutti noi che in Parlamento si levarono autorevoli voci che chiedevano espressamente che almeno
la materia penale rimanesse tra le competenze legislative da lasciare in capo
anche al Senato.
Si sosteneva – e a ragione – che quella penale fosse una
materia nella quale un supplemento di riflessione non fosse da considerare
tempo perso. Non dimentichiamo, amici miei, che veniva messa in gioco la
libertà delle persone. E la libertà di ognuno di noi è un valore così prezioso
e inestimabile che il tempo dedicato alla sua tutela giammai dovrà essere
considerato “perdita di tempo”. Richiesta
inascoltata!
Ebbene, dopo tanta demagogica campagna contro il Senato
da parte della maggioranza che sosteneva l’allora Presidente del Consiglio Renzi,
adesso sento proclamare dal Presidente
del Senato Grasso “meno male che c’è il Senato”.
L’auspicato intervento del Senato per modificare il testo
approvato alla Camera dei Deputati sulla disciplina della “legittima difesa” pone
una seria ipoteca – almeno per i prossimi trenta/quarant’anni – su una
nuova proposta di abolizione del Senato. Non si potrà parlare più di abolizione
del Senato, un po’ di coerenza non guasta!
(Dai Dialoghi svolti al Circolo della Concordia)
gcastronovo.blogspot.it
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