lunedì 4 settembre 2017


                        SETTEMBRE  NELLA  POESIA  ITALIANA

                                                     Pastori d’Abruzzo
                                     Settembre, andiamo.  E’ tempo di migrare.
                                      Ora in terra d’Abruzzi  i miei pastori
                                      lascian gli stazzi e vanno verso il mare:
                                      scendono all’Adriatico selvaggio
                                      che verde è come i pascoli dei monti.
                                      ……
                                      ……
                                     Ora lungh’esso il litoral cammina
                                     la greggia. Senza mutamento è l’aria.
                                     Il sole imbionda sì la viva lana
                                     che quasi dalla sabbia non divaria.
                                     Isciacquio, calpestio, dolci romori.

                                     Ah perché non son io co’ miei pastori?
                                                                                       Gabriele D’Annunzio

Il Poeta, autentico figlio dell’Abruzzo (nasce a Pescara il 12 marzo 1863, muore a Gardone Riviera  in provincia di Brescia il I° marzo 1938), esprime in questa famosa lirica un acceso e malinconico pensiero ai pastori delle sua terra che, in settembre, dai monti scendono nella pianura per trovare un clima più mite e pascoli più abbondanti  per le loro greggi, anche nella stagione invernale.  Pensiero che si sublima in amore quando il Poeta per ben due volte  (alla II^ riga della I^ strofa e alla riga conclusiva) fa precedere il sostantivo pastori dall’aggettivo possessivo miei. Non sfuggirà al lettore come i verbi della prima strofa  andare, migrare, lasciare, scendere  riescono ad accentuare il senso di malinconia che accompagna il ricordo dei luoghi della sua infanzia in uno dei momenti più suggestivi  della vita agropastorale: la transumanza. Da notare, poi, come nella riga conclusiva il Poeta, pur sapendo di non appartenere più a quel mondo , manifesta comunque  il desiderio di stare con i suoi pastori.

gcastronovo.blogspot.it


Giuseppe Castronovo

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