domenica 22 ottobre 2017

BANCA ETRURIA E LA SCALATA ALLA BANKADITALIA. VENGO ANCH’IO? NO TU NO

Si potrebbe andare tutti quanti in Banca Etruria.
Vengo anch’io, no tu no.
Per vedere se i nostri risparmi sono ancora al sicuro.
E gridare aiuto, aiuto  li han portati già via.
E vedere di nascosto l’effetto che fa.

Vengo anch’io. No, tu no.
Vengo anch’io. No, tu no.
Ma perché? Ma perché?
Il tuo cuore regger non può.

Si potrebbe andare or che novembre è vicino.
Vengo anch’io, no tu no.
Con la lettera di Banca Etruria al Camposanto.
E dire  a chi ci aveva affidato i suoi risparmi
che con Banca Etruria  fallita
 i suoi risparmi non ci sono più.

Vengo anch’io. No tu no.
Vengo anch’io. No tu no.
Ma perché? Ma perché?
Il tuo cuor regger non può.

Si potrebbe poi ascoltare un triste lamento .
Lo sento anch’io.  Lo sento anch’io.
È la voce di chi ci aveva affidato i suoi risparmi.
Impreca e dice a   voce sempre più alta
A li boscacci sua, a li boscacci sua.
Lo sento anch’io. Lo sento anch’io.

Si potrebbe infine scalare la Bankaditalia
Il mio piano è già pronto in ogni dettaglio.
Puffone…puffone…puffone… puffone…
Vengo anch’io? Per ora no.
Vengo anch’io? Per ora no.
*Si può cantare accompagnati dalla melodia dell’indimenticabile canzone interpretata da Enzo Jannacci “Vengo anch’io? No, tu no”

gcastronovo.blogspot.it

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