lunedì 30 gennaio 2017

            DUELLO TRA MICHELE EMILIANO E MATTEO RENZI
                                        ECHI  DAL  PARLAMENTO

On. Cencio: collega Straccio…che ne dici….
On. Straccio: di che cosa?
On. Cencio: della presa di posizione, piuttosto dura, del Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, nei confronti dell’ex Presidente del Consiglio, ma comunque ancora attuale Segretario del Partito Democratico Matteo Renzi.
On. Straccio: in questo periodo ho seguito maggiormente la tragedia che ha coinvolto le popolazioni del Centro/Italia.  Cosa ha detto il maciste di Bari?
On. Cencio: intervistato da Lucia Annunziata nel suo programma domenicale  - In Mezz’ora  di ieri 29.1.2017 ha detto: “Renzi parla fuori dal quadro….Non può fare degli italiani e del Partito quello che gli pare. La sua sopravvivenza politica è un problema suo”.
On. Straccio: dichiarazioni un po’ ardite.
On. Cencio: Emiliano….? L’uomo che vuol far ballare Renzi.

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giovedì 26 gennaio 2017

IL MINISTRO GIULIANO POLETTI,  IL CANTANTE MARIO MEROLA E IL DRAMMA DELL’EMIGRANTE.

Totò:  amici…devo farvi una confessione: c’è qualcosa che, nonostante sia trascorso più di un mese dai fatti, non riesco ancora a metabolizzare.
Renzo: a cosa ti riferisci?
Totò: alle continue gaffe commesse dal nostro Ministro al Lavoro   Giuliano Poletti.
Ennio: e dire che si tratta di un politico abbastanza  “navigato” dal quale nessuno poteva aspettarsi  simili “scivolate”!.
Giacomo: mi parlate di “gaffe”  e di scivolate”!  Siete troppo buoni! Io parlerei di insensibilità nei confronti di coloro che vivono il dramma della disoccupazione  prima  e dell’emigrazione poi.
Mimmo: frasi, queste del Ministro  Poletti,  che mi sorprendono non poco e mi amareggiano altrettanto.
Giacomo:  ha fatto decisamente scalpore, per i suoi toni decisamente forti , quando ha detto:  “Conosco gente che è andata via e che è bene che stia dove è andata, perché sicuramente questo Paese non soffrirà a non averli più fra i piedi” .
Alessio: mi sia consentito esprimere il mio pensiero. Il Ministro Poletti questa volta ha parlato utilizzando quella parte del corpo che Carla Fracci utilizzava per lavorare e noi comuni mortali utilizziamo per camminare.
Giacomo: vorrei ascoltare l’opinione del Prof. Vezio.
Vezio: amici ….grazie; non vorrei dire banalità. Per noi italiani questo dell’emigrazione è un fenomeno antico che ci parla non solo  di mancanza di lavoro e di fame. Si tratta di  un fenomeno che ci parla anche del dramma dovuto all’abbandono dei propri cari. Forse il Ministro non ha mai  sentito cantare o letto la canzone “Lacreme napulitane” portata al successo dall’interprete Mario Merola. Basta leggerne qualche strofa e avrebbe capito la vita dell’emigrante.
….
E nce ne costa lacreme st’America
A nuje Napulitane!
Pe nuje ca ce chiagnimmo ‘o cielo ‘e Napule,
comm’è amaro stu pane.
…….
Mme sonno tutte nnotte à casa mia
E de ccriature meje ne sento ‘a voce..
E nce costa lacreme st’America
a nuje Napulitane!
….
(Dai Dialoghi svolti al Circolo della Concordia)

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venerdì 20 gennaio 2017


Adgnosco veteris vestigia flammae (Virgilio, Eneide, IV, 23). Conosco i segni dell’antica fiamma.
Detto da Didone alla sorella cui confida di essersi innamorata di Enea.

Proseguiamo a meditare, insieme al lettore, il tema dell’amore. Leggiamo e gustiamo, questa volta,  una delle più belle poesie  della poetessa  Alda Merini.

“IO SONO FOLLE D’AMORE PER TE”

Io sono folle, folle, folle d’amore per te.
Io gemo di tenerezza perché sono folle,
folle, folle
perché ti ho perduto.

Stamane il mattino era così caldo
che a me dettava quasi confusione
ma io ero malata di tormento ero malata
di tua perdizione.
Alda Merini
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domenica 15 gennaio 2017

TERRA  MIA

Terra mia, amata mia Sicilia,
ti penso sempre per quanto
lontan tu sia.

Vorrei dimenticarti, ma non posso;
la nostalgia più forte
è di me stesso.

Guardo gli alti monti
e penso i dolci colli.
Guardo un piccol specchio
e penso l’azzurro del tuo mar.

Luoghi dell’infanzia mia ,
dolci ricordi di un tempo
che fu…
Giuseppe Castronovo

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lunedì 9 gennaio 2017


                                           RIFLESSIONE  DI  INIZIO  ANNO
Cos’è l’eternità?

Quel giorno che non avrà né ieri, né domani.

martedì 3 gennaio 2017

Adgnosco veteris vestigia flammae   (Virgilio, Eneide, IV, 23).  Conosco  i segni dell’antica fiamma.
Detto da Didone alla sorella cui confida di essersi  innamorata di Enea.

Nel corso di quest’anno inviteremo il lettore a meditare il tema dell’amore attraverso l’analisi di  quelle poesie che la critica considera tra le più belle di tutti i tempi in assoluto.

“ALL’AMATA”
Se leggi questi versi,
dimentica la mano che li scrisse:
t’amo a tal punto
che non vorrei restar
nei tuoi dolci pensieri,
se il pensare a me
ti facesse soffrire.
William Shakespeare

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lunedì 2 gennaio 2017


Abbiamo scelto la canzone composta da Francesco Guccini intitolata “Canzone dei dodici mesi”  perché ci segua nell’arco di questo nuovo anno. Inizieremo ognuno dei dodici mesi con la relativa riflessione del poeta Guccini.
Gennaio
Viene Gennaio silenzioso e lieve, un fiume addormentato
fra le cui rive giace come neve il mio corpo malato, il mio corpo
malato…
Sono distese lungo la pianura bianche fila di campi,
son come amanti dopo l’avventura neri alberi stanchi, neri alberi
stanche…
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