sabato 12 aprile 2014


 

 

 

                  PITAGORA ILLUSTRA A ZEUS IL CONCETTO ITALICO DI TANGENTE,

Zeus: O Pitagora da alcune settimane gli Dei dell'Olimpo avvertono in te uno stato di agitazione, invero, per noi che ti conosciamo,  del tutto inconsueta. Hai forse ripreso a studiare la "tavola" e la geometria? Perché? Prepari forse qualche rivoluzionaria scoperta ignota a noi dell'Olimpo e ai comuni mortali? Che tu sia uomo dedito allo studio non c'é nulla da eccepire; se sapessi, in proposito, quanto e come oggi studiano gli alunni della Magna Grecia e della Padania! Mi hanno riferito cose non degne di Empedocle, Cicerone,  Archimede, te ed altri che ancora oggi siete considerati i grandi Maestri dell’umanità.

 Pitagora: Mio caro Zeus, la matematica non perde mai la sua attualità: essa, non essendo  fatta solo della “Tavola”   e  dei “Teoremi geometrici” che i discepoli devono conoscere non solo  per l'interrogazione ma anche per la vita, è imperitura.  Almeno ai nostri tempi noi  la pensavamo così.

 Zeus: Mio buon Pitagora e che cos'é, allora, per te la matematica?

 Pitagora: Oltre a quanto ti dicevo prima, essa é un modo di essere dell'uomo; un modo di intendere la vita e il governo delle Città.

 Zeus: Tu pensi, dunque, che la conoscenza della matematica possa influire sul comportamento degli uomini e dei politici? Per noi che abitiamo l'Olimpo la realtà matematica é immutabile: il numero 1 ha pari dignità di 100. Infatti se al 100 manca 1 non é più tale bensì 99.

La geometria, poi, dovrebbe indicare l'ordine che governa l'universo e insegnare agli uomini come realizzare le piazze e le strade applicando i tuoi teoremi e quelli di Euclide.

 

Era: Forse che oggi le italiche e le padaniche genti la intendono diversamente?

 Pitagora: Purtroppo si , sommi Signori dell’Olimpo! La matematica non é più come la intendevo io quando la insegnavo ai miei discepoli o come la intendete, ancora oggi,  Voi che abitate qui nel sommo Olimpo.

 Era: Che trasformazione ha subito?

 Pitagora: sono molto deluso dall'ultimo viaggio effettuato nella Magna Grecia, nella Padania, dove si trova la città di Milano che una volta era la capitale morale dell'italico paese, e nelle terre Insubriche. Sono deluso e non avrei voglia di parlare, ma un esempio ve lo voglio fare con riferimento alla geometria..

 Zeus: Parla e confida a noi le tue angosce.

 Pitagora: Vedete, ai miei discepoli insegnavo che si dice “tangente” ad una circonferenza quella retta che, comunque prolungata, non ha con la circonferenza medesima che un sol punto in comune.

 Zeus: Sempre lucidi e sommi i tuoi insegnamenti! Ma come la intendono oggi nell'italico Paese?

 Pitagora: Da qualche tempo a questa parte nel paese di Empedocle, Cicerone e Archimede alla tangente è stato attribuito un altro significato che ha poca familiarità con la geometria e con il mio insegnamento, ma tanto con la classe politico-amministrativa di quel Paese.

 Zeus: non capisco mio buon Pitagora; sii più chiaro in nome della verità eterna che insegnavi ai tuoi discepoli.

 Pitagora: Oggi nell'Italico Paese la democrazia non é più intesa come la si pensava una volta nell'Agorà, ossia come governo del popolo per il popolo, ma come comitati di affari che utilizzano fraudolentemente il nome della democrazia per perseguire i loro affari. Per cui il politico che farà costruire la strada che collegherà due città chiederà all'impresa appaltatrice un contributo per il partito. Il politico che rilascia la licenza per costruire la casa chiederà anche lui un contributo per il partito.

Ci sono politici che chiedono in nome del partito, ma che poi versano nelle proprie tasche il fatturato.

Questo contributo è appunto la tangente. E' la corruzione che sta minando le basi della democrazia.

Sommo Zeus la tangente è il “viale del tramonto” della democrazia nell’italico paese.

 

 Zeus: Cosa pensi di fare, o Pitagora, per ridare alla geometria e alla tangente la funzione di pedagoga delle giovani menti?

 

 Pitagora: O Padre degli Dei tutti… con il vostro patrocinio vorrei aprire a Crotone, Siracusa, Milano e in altre città delle Scuole dove insegnare la moderazione nei desideri del denaro e la morale applicata alla politica.

 Zeus: Salgo nel sommo Olimpo a riunire il conclave degli Dei per benedire la tua iniziativa, con l'auspicio di trovare ancora discepoli disposti a seguire i tuoi insegnamenti.

 

1 commento:

  1. ciao zio, sono tuo nipote Raffale. Ti volevo dire che questo racconto è molto bello, sopratutto l' accostamento della tematica della storia greca e della nostra politica che ha e sta affliggendo il nostro paese. il doppio significato della tangente è molto divertente.

    ciao

    Buona Pasqua

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